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Pd, i garanti "ammoniscono" Crocetta ma non c'è l'espulsione

ROMA. Ammonizione dai garanti del Pd per il governatore Rosario Crocetta ma nessuna espulsione: al termine di una lunga riunione la commissione nazionale di garanzia del Pd ha diffuso una nota nella quale dice no alla nascita di partiti 'paralleli' e invita Crocetta ad abbassare i toni (basta 'denigrare' il partito e i suoi dirigenti). La commissione quindi vigilerà su Crocetta in vista di una 'verifica' sull'attuazione delle suddette indicazioni.
"La Commissione nazionale di garanzia, riunita il 23 luglio 2013, esaminati i ricorsi riguardanti il movimento siciliano 'Il Megafono' e la documentazione in atti; - acquisite le note: 1) del sen. Lumia inviata a questa Commissione; 2) dell'on. Crocetta inviata al presidente Luigi Berlinguer; 3) del responsabile di organizzazione Davide Zoggia e del segretario regionale dell'Unione Siciliana Giuseppe Lupo inoltrate in risposta alle richieste di questa Commissione; 4) il deliberato della Direzione regionale siciliana del Pd del 20 luglio u.s.; - visto lo Statuto nazionale e in particolare gli articoli 2 comma 9 e art. 22 comma 1; il Codice etico punto 4; il Regolamento delle commissioni di garanzia art. 11 comma 5; il Regolamento finanziario nazionale art.4 e 7; - rilevato che: - dalle note succitate non risultano esistere accordi o intese tra il Pd e il Megafono, che possano consentire agli iscritti del Pd di far parte di altri movimenti politici o agli eletti di aderire a gruppi consiliari diversi dal Pd stesso; - né ad iscritti che ricoprano incarichi istituzionali né ad eletti nelle liste del Pd è consentito sottrarsi al dovuto versamento al Partito dei contributi così come previsto da Statuto e Regolamento finanziario; fermo restando che: - è nella natura stessa del partito allargare le sue iniziative, aumentare i suoi contatti con la società e i suoi movimenti, favorire la partecipazione democratica, e, in particolari momenti elettorali, la convergenza di più culture per il successo delle proprie liste, nel rispetto delle norme statutarie e sulla base di accordi politici; - rafforzare la struttura e la presenza del partito nella società è la sostanza del prossimo congresso del Pd; ritiene che l'esistenza di episodi e di presenze collaterali al partito non possa trasformarsi in una organizzazione di iscritti e in una strutturazione parallela articolata, finalizzata ad una presenza permanente sulla scena politica che risulterà e risulterebbe alternativa e contraria alle normative che disciplinano la vita interna del Pd. Ritiene infine che l'opera di rinnovamento e di affermazione dei principi etici che devono informare la vita del partito e la necessaria leale collaborazione non possa essere favorita da formulazioni assolute e indiscriminate di denigrazione e di accusa rivolte al Partito e ai suoi dirigenti. La Commissione auspica che in tempi brevi si possa realizzare una verifica dell'attuazione delle considerazioni sopra riportate".

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