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Zanonato,verifica su risorse per la cassa integrazione. Si riparte dal Sud

Debiti delle Pubbliche Amministrazioni? "Impossibili - dice il ministro - tutti i rimborsi nel 2013".

ROMA. Per la cassa integrazione «un miliardo lo abbiamo trovato nel primissimo decreto del governo. Monitoreremo ora la situazione per verificare se occorreranno nuove risorse: ci siamo mossi in anticipo per arrivare a un quadro chiaro, capire le reali esigenze entro la metà dell'autunno». Lo afferma in una lunga intervista al Mattino il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, spiegando di non aver mai detto che «non c'è speranza» per la ripresa del Paese, anzi, «la mia previsione è che il Paese crescerà l'anno prossimo a tassi migliori dello 'zero virgola qualcosà perchè il lavoro del governo darè i suoi frutti». E la ripartenza, aggiunge, parte dal Mezzogiorno, è la linea «mia, del premier Letta e di tutto il governo» e ci sono moltissimi esempi dell'azione dell'esecutivo in questa direzione, non ultimi la «banda ultralarga che arriverà prima nel Mezzogiorno, così come il gas dell'Est». Quanto alla politica industriale il primo 'pezzò è «togliere al nostro sistema industriale tutti gli elementi di svantaggio che gli impediscono di essere competitivo fuori dai confini nazionali», su cui il governo si è già adoperato. E l'altro pezzo «su cui stiamo lavorando a fondo è il sostegno dell'export» e «il potenziamento di Ice e Simest rispondono a questa logica». E grazie alla chiusura della procedura di infrazione e anche con lo sblocco «definitivo» dei pagamenti dei debiti della Pa « nell'aggiustamento al pareggio strutturale di bilancio potremmo incrementare gli investimenti di circa 6-7miliardi che a loro volta potranno mobilitare altrettanti fondi europei. Potremo così uscire dalla logica dei provvedimenti solo a costo zero». Sui rimborsi però, il ministro esclude che si possa anticipare e pagare tutto nel 2013. Quanto alle polemiche per il no della presidente della Camera Laura Boldrini all'invito della Fiat «avrà fatto valutazioni importanti su cui non entro. Per quanto mi riguarda, io svolgo il ruolo di interlocutore delle imprese e dunque anche di Fiat. Quindi, se mi invitassero non avrei difficoltà ad andare».

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