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Ars, Ardizzone propone: "Al centralino personale interno"

PALERMO. «Non escludo che al centralino dell’Ars possano essere impiegati dipendenti interni, era un'ipotesi e se ne stanno occupando gli uffici, ma lo stop all’esternalizzazione del servizio per me è una questione chiusa»: il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, replica così alle richieste di mezzo Parlamento, che con una mozione chiede che l’appalto venga riaffidato alla società che aveva smistato le telefonate fino a pochi giorni fa, la Mediterranea comunicazione. I deputati, infatti, hanno firmato un atto sostenendo che senza i centralinisti vengono meno tutta una serie di servizi che rischiano di paralizzare le attività dell’Assemblea.

Protestano anche i grillini, che difendono i quindici operatori licenziati: «È assurdo tagliare gli stipendi da mille euro – dice il deputato Matteo Mangiacavallo – e poi mantenere in vita quelli da 300 mila euro l’anno dei dirigenti. Il servizio era utilissimo e non si limitava allo smistamento delle telefonate! Secondo il presidente dell’Ars, inoltre, la mozione firmata da oltre quaranta deputati «è improponibile, perché è un atto che si usa per impegnare il governo e invece è rivolto al Consiglio di presidenza».

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