PALERMO. Dal boom delle regionali al flop delle amministrative. Il Movimento 5 Stelle crolla là da dove Grillo era partito per «mandare tutti a casa». Bruciati migliaia di consensi a distanza di appena 8 mesi dalle regionali, quando superò il 18%, affermandosi come primo partito in Sicilia. Non superano lo sbarramento del 5% a Catania, Messina e Siracusa. Meglio a Ragusa, dove i grillini con il 9,62% entrano in consiglio e mandano a ballottaggio Federico Piccitto (15,64%).
Nel movimento pare avviarsi un dibattito. Per Sergio Tancredi, deputato all’Ars, «la logica del voto nei Comuni è completamente diversa. Se l’uscita di Venturino ha influito? No. Ma purtroppo, qualcuno si è fatto abbagliare dal denaro e per pochi soldi ha tradito il movimento».
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