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Formazione, accordo con i sindacati: altri 5 milioni per Avviso 20

PALERMO. Una formazione «qualitativamente  migliore» accompagnata dal «contenimento della spesa» e dalla  «salvaguardia dei livelli occupazionali. È l'impegno assunto  dall'assessore regionale all'Istruzione, Nelli Scilabra, che  oggi ha incontrato, assieme al dirigente generale Anna Rosa  Corsello, prima i rappresentanti sindacali dello Snals-Confsal e  poi quelli di Ugl-scuola, Cub-scuola, Cobas, Unione lavoratori  liberi F.P, Asilfop, Ultralabor e irriducibili F.P.    


Alla fine della riunione sono stati stilati due verbali  d'intesa, con le organizzazioni sindacali che hanno comunicato  di non aderire allo sciopero di domani proclamato da Cgil, Cisl  e Uil, che contestano il piano del governo.      Per dare una adeguata risposta ai lavoratori del settore  della formazione professionale, l'assessore Scilabra ha  garantito ai sindacati che entro 30 giorni evaderà il restante  acconto del 30% a integrazione dei mandati già emessi a valere  sull'Avviso 20. «Analogamente - si legge nel verbale d'accordo  - si procederà in ordine all'acconto sulle richieste a valere  sull'Oif prima annualità». E ha informato i sindacalisti che  «già oggi sono stati emessi ulteriori titoli di spesa per 5  milioni di euro circa a valere sull'Avviso 20».      Le parti, inoltre, hanno concordato di attivare in tempi  brevi «tutte le procedure amministrative per l'aggiornamento  dell'albo del personale docente e non docente secondo le  previsioni contenute nella circolare n.1 del 15 maggio 2013» e  che l'albo rappresenta il bacino con cui gli enti gestori di  attività formative devono obbligatoriamente attingere per il  reclutamento del proprio personale«.


Confermando l'avvio del  piano straordinario per l'occupazione, l'amministrazione  regionale ribadisce, "considerato anche il cospicuo  investimento della Regione (40 mln), la riapertura del  procedimento sulla figura dell'operatore socio-sanitario (avviso  18), qualifica di profilo superiore e soprattutto spendibile e  riconosciuta sull'intero territorio nazionale". "Saranno  assunte iniziative al fine di assicurare la previsione nei nuovi  rapporti convenzionali con gli enti formativi specifiche  clausole volte e reintrodurre, nel sistema della formazione  professionale - si legge ancora nel verbale - le garanzie a  tutela dei lavoratori, quali l'obbligo di un conto corrente  dedicato per le spese del personale accompagnato dall'adozione  di sistemi volti a imporre agli stessi enti il pagamento mensile  delle retribuzioni ai lavoratori, l'obbligo di reclutare il  personale da impiegare nelle attività formative esclusivamente  dall'albo degli operatori della formazione professionale in  corso di aggiornamento". 


REGIONE: PRESTO NUOVO SISTEMA DI ACCREDITAMENTO - Oltre alla definizione dei nuovi  percorsi formativi, la Regione procederà «alla radicale  revisione dei criteri di accreditamento degli enti, affinchè un  nuovo e più rigoroso sistema di accreditamento possa concorrere  al cambiamento sostanziale della cultura della formazione in  Sicilia». È quanto si legge nel verbale d'accordo firmato  dall'assessore regionale all'Istruzione, Nelli Scilabra, e dai  sindacati Snals-Confsal, Ugl-scuola, Cub-scuola, Cobas, Unione  lavoratori liberi F.P, Asilfop, Ultralabor e irriducibili F.P.     L'obiettivo è di «garantire che i progetti formativi  vengano erogati da soggetti altamente specializzati e dotati di  ogni requisito di ordine morale, tecnico ed  economico-finanziario inducendo gli stessi all'innalzamento  della qualità della docenza, a dotarsi di strutture, strumenti  e metodologiche didattiche innovative e adeguate alle esigenze  formative». «Il sistema - si legge nel verbale d'accordo -  dovrà consentire il controllo e il costante monitoraggio degli  enti accreditati e la verifica della permanenza dei requisiti».  Il nuovo sistema di accreditamento dovrà garantire  «l'innalzamento della percentuale di attività dedicata alla  formazione professionale in relazione al giro d'affari  complessivo, la trasparenza del modello organizzativo,  documentate procedure di rilevazione degli esiti occupazionali,  un piano biennale per l'aggiornamento delle competenze delle  risorse umane, l'introduzione del dossier delle credenziali  delle risorse umane e del tasso di successo progettuale».    


INFORMATIVE ANTIMAFIA PER GLI ENTI - La Regione chiederà alle  Prefetture «le informative antimafia nei confronti degli enti  di formazione ammessi a finanziamento, a valere su risorse  pubbliche, esclusivamente propedeuticamente all'emissione del  decreto di finanziamento e alla stipula della convenzione». È  quanto prevede l'accordo firmato dall'assessore regionale  all'Istruzione, Nelli Scilabra, e dai sindacati Snals-Confsal,  Ugl-scuola, Cub-scuola, Cobas, Unione lavoratori liberi F.P,  Asilfop, Ultralabor e irriducibili F.P.     Successivamente, «l'informativa antimafia dovrà essere  richiesta soltanto nei casi in cui l'amministrazione venga a  conoscenza di fatti, ad esempio tramite notizie di stampa,  segnalazioni di soggetti esterni, rapporti dell'autorità,  certificati di carichi pendenti o camerali che facciano  ipotizzare che vi siano collegamenti tra l'ente interessato e la  criminalità organizzata, e ciò indipendentemente dal valore  del provvedimento». Inoltre, sarà utilizzato lo strumento dei  patti d'integrità, «anche per assicurare, in generale, la  prevenzione da possibili fenomeni corruttivi o estorsivi nei  procedimenti finalizzati all'attivazione di processi formativi  con il coinvolgimento di soggetti privati sin dal momento  dell'accreditamento». L'amministrazione dovrà fare  sottoscrivere all'ente, tramite chi è legittimato a  rappresentarla, «apposito accordo pattizio con il quale  quest'ultimo, pena il non rilascio del provvedimento ampliativo,  assume formalmente specifici obblighi per prevenire  comportamenti illeciti riguardanti un ventaglio di cosiddette  situazioni a rischio che andranno inseriti nel patto attraverso  apposite clausole, per soddisfare interessi pubblici aventi  particolare valenza». 

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