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Grillo in Sicilia attacca i giornalisti "Gabanelli e Rodotà si sono rivoltati contro"

Il leader del Movimento 5 Stelle a Mascalucia e Siracusa per le amministrative del 9 e 10. Esordisce affermando di "non avere mai visto un'informazione così collusa che racconta balle su balle"

SIRACUSA. Duro con la stampa, ma anche con gli amici che si sono "rivoltati contro", e rivendica la presidenza della commissione di vigilanza della Rai. Beppe Grillo difende i suoi 'cittadini' parlamentari, "persone che sbaglieranno, ma sono perbene" e trova i colpevoli degli "attacchi al Movimento 5 stelle: giornalisti e l'Europa".
E' un leader all'attacco quello acclamato a Mascalucia, nel Catanese, e poi a Siracusa, nel primo dei cinque giorni del tour per le comunali in Sicilia.
Va all'affondo Grillo che sul palco esordisce affermando di "non avere mai visto un'informazione così collusa che racconta balle su balle" che "cerca di tirare fuori cose incredibili" sul M5S. I primi attacchi sono per La7, "regalata a un amico di Berlusconi", e per la Rai. Sulla televisione pubblica Grillo aveva affidato l'affondo al suo blog: "Un pozzo senza fondo", l'aveva definita, con "molti giornalisti che dovranno rendere conto della loro omertà, dei loro attacchi telecomandati, dei loro silenzi".
Anche per questo reclama per il M5S la presidenza della Vigilanza Rai: "Siamo stufi di prendere schiaffi e di essere, allo stesso tempo, presi per il culo dalla Rai. O ci verrà affidata al più presto - minaccia - o ne trarremo le conseguenze". "Non ce l'ho con i giornalisti, ma io non dimentico niente", precisa Grillo. "Noi siamo gandhiani", sottolinea ma, minaccia divertito, "vi facciamo un c... così". Il leader dei 5 Stelle annuncia che "faremo i conti con i Floris", che "faremo seguire dalla nostra televisione, pubblicando il suo stipendio". Ma anche con i "Rodotà e la Gabanelli, quelli che "ci si sono rivoltati contro". Ai presenti che lo applaudono ridendo con lui, Grillo concede una battuta: "Loro le mani non le battono, le baciano...".
Poi un passo indietro su Rodotà, del quale "non si fida più": "Non ce l'ho con lui - precisa - ma vuole fare una sinistra con arancioni, viola, rossi e Sel. Ecco perché sono contro di lui. Noi siamo sopra tutto questo. Perché non mi telefonava e non mi diceva 'Beppe stai facendo una cazzata'? Non mi fido di quelli che parlano attraverso i giornali".
Il futuro sarà sempre più Internet, ma il presente è anche la televisione. Grillo conferma che non ci andrà, ma la utilizzerà. "Berlusconi prende otto milioni di voti - è la sua analisi - perché c'é chi si informa con la Tv. Ma non sono io che devo andare in Tv, siete voi che dovere uscire di casa...". Però i suoi deputati intanto studiano e una decina di loro, opportunamente addestrata, sarà presto pronta per le interviste. Lo conferma lo stesso Grillo: "Andranno a fare vedere quanto sono splendidi e capaci". Ma la strada principale resta il contatto diretto: "il Parlamento è diventato come un postribolo" per questo i deputati del M5S "usciranno dall'aula per incontrare i cittadini e parlare con la gente" andando "dove c'é bisogno".
Così come è certa la restituzione della diaria, e chi non lo farà è fuori dal movimento, e lo sarà anche presto o rischia di "essere preso a calci". In Sicilia, ricorda, i deputati "erano 15, adesso siamo in 14 perché uno è andato via attratto dai soldi", ma "non è un problema, anzi ero disposto a prestargliene di tasca mia purché se ne andasse. E sono genovese...".
Attacca i partiti sul finanziamento: "Loro discutono su come gestire i soldi, noi li abbiamo dati indietro". Ma anche il premier: "Letta ha spostato l'Imu di due metri, perché senza, i Comuni restano senza soldi". Poi si lancia in una previsione, che è pronto a "mettere per iscritto": prima della fine dell'anno "si tornerà a votare" e "la prossima volta  ci saranno in campo soltanto 5 Stelle e Berlusconi".
"Abbiamo un presidente della Repubblica che ha 85 anni e si é raddoppiato il mandato - chiosa Grillo - abbiamo ceduto sovranità popolare. Tutti ci attaccano, c'é qualcosa di strano che non sappiamo. Arriva dall'Europa perché vogliamo un Europa che non c'é più... Ma resterà uno solo, noi....".

GRILLO: "PAESE È AL COLLASSO, DA GOVERNO SOLO PROCLAMI"
«Il governo fa solo proclami e si balocca con il presidenzialismo, la legge elettorale che verrà sotto gli occhi vigili di Napolitano, la presa per il culo del falso taglio al finanziamento dei partiti,la legge per eliminare M5S dal parlamento, la nuova Costituzione e altre amenità». Lo scrive Beppe Grillo, sottolineando che l'Italia è al collasso.

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