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Regione, Crocetta: "Un pezzo della nostra burocrazia pensa ad altro"

PALERMO. «Gran parte dei dipendenti della Regione lavora, ma c'è un pezzo di burocrazia che guarda ad altre cose, il posto diventa una copertura per attività delinquenziali. Vogliamo credere che esistono funzionari “scissi”, perfetti nel luogo di lavoro e “al Capone” all'esterno? È tutto questo che compromette l'immagine della Regione, ritenuta dalla gente un luogo del malaffare. Proprio per questo motivo abbiamo proposto le rotazioni, importanti per salvaguardare i lavoratori».  Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, parlando con i cronisti del caso di Leonardo Di Giovanna, il dipendente regionale sospeso dopo il coinvolgimento nell'operazione anti-riciclaggio della Guardia di finanza che ha portato in carcere il commercialista Gianni Lapis. 


Per Crocetta la vicenda del funzionario Di Giovanna, «è grave, perchè rende concreta l'idea che il lavoro pubblico possa diventare quasi una copertura». «O che, addirittura - sostiene - in alcuni casi la Regione possa divenire una base operativa».    Il governatore ribadisce che «il rischio delle infiltrazioni» alla Regione «è presente». «Da quando sono qui - insiste Crocetta - i problemi sono sorti ovunque. Una volta per l'eolico, poi il solare, i conti correnti, quindi i mancati biglietti incassati dalla Regione». E aggiunge che «esiste anche un profilo etico del pubblico funzionario. Certi comportamenti, che avvengano dentro o fuori dalla Regione, finiscono per compromettere l'immagine della Regione».    E incalza: «Nessuno dice criminale a chi non lo è, ma la Regione ha rappresentato il luogo degli affari più grandi di questi anni. È normale che, in assenza di controlli abbia finito per produrre qualcosa di incontrollabile. La sospensione del funzionario è un atto dovuto; non so se in passato si faceva o lo abbiano fatto con tanta celerità. Prima si aspettava il primo grado, il secondo, la Cassazione. Questa - conclude Crocetta - è una sospensione cautelativa. Credo che abbiamo fatto bene. Se uno traffica in oro o trova l'occasione di trafficare in delibere non lo fa?». 

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