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Amministrative, test per la maggioranza

PALERMO. La maggioranza che sostiene all’Ars il governo Crocetta è chiamata alla prova del nove. Le amministrative del 9 e 10 giugno prossimi potrebbero sancire nuovi equilibri politici in Sicilia. Il 15 maggio è l’ultimo giorno utile per la consegna delle liste ma lo scenario che si presenta oggi è molto frastagliato sia a destra sia a sinistra.
Anche per questo motivo la chiamata alle urne in 144 Comuni è attesissima. È Catania uno dei pochi centri dove il centrosinistra correrà compatto a sostegno della candidatura a sindaco di Enzo Bianco, che ieri ha incassato il sostegno di Scelta Civica. Sfiderà l’uscente Raffaele Stancanelli, che dovrebbe essere sostenuto dal Pdl, La Destra e autonomisti, anche se non hanno ancora ufficializzato. Anche a Messina i partiti di maggioranza sono chiamati a un test di tenuta. Il centrosinistra punta sul nome di Felice Calabrò con l’appoggio di Pd, Udc, lista Crocetta, Sel e finiani. Ma la sinistra più oltranzista guarda con interesse alla candidatura di Renato Accorinti, attivista tra i fondatori del movimento «No al Ponte». Il centrodestra è invece diviso tra Enzo Garofalo, sostenuto dal Pdl e Gianfranco Scoglio, espressione del movimento Nuova Alleanza fondato dall’ex sindaco Buzzanca e altri ex berlusconiani.
Situazione anomala a Siracusa. Il Pd e Sel sosterranno Giancarlo Garozzo, renziano uscito vincitore dalle primarie tanto da creare qualche malumore tra i democratici, che comunque col deputato Bruno Marziano hanno ribadito il pieno appoggio alla sua candidatura. L’Udc sosterrà invece Edy Bandiera, vicino al coordinatore regionale Gianpiero D’Alia, assieme all’area del Pdl che fa capo all’ex ministro Prestigiacomo e Grande Sud. Su Bandiera ha deciso di convergere pure il Centro democratico di Pippo Gianni, che all’Ars orbita invece nel centrosinistra. Pure il Pdl è diviso: l’area che fa capo al deputato Vincenzo Vinciullo sta puntando su Paolo Reale.
Nell’Ennese occhi puntati su Piazza Armerina, Comune di 22 mila abitanti dove sono in corsa sette candidati e il centrosinistra è in frantumi. L’uscente Carmelo Nigrelli si ripresenterà sostenuto dal Pd, mentre l’Udc ha virato su Filippo Miroddi. Corsa in solitaria anche per il movimento di Crocetta che punta sull’ex segretario del Pd, Ranieri Ferrara.
Nel Palermitano è Partinico il centro più grosso chiamato alle urne. Anche in questo caso è in scena un tutti contro tutti: il Pd punta su Chiara Gibilaro, vicina al segretario regionale Giuseppe Lupo, Crocetta si dovrebbe affidare all’uscente Salvo Lo Biundo, l’Udc correrà col medico Enzo Briganò e il Pdl al momento ha addirittura due candidati, Pino Rao e l’ex sindaco Giuseppe Giordano, sul quale però il partito potrebbe prendere provvedimenti.
A Ragusa Udc, Pd e Movimento Territorio hanno raggiunto l’accordo candidando Giovanni Cosentini, sul quale incombono però i dissapori dei democratici che fanno capo al senatore Gianni Battaglia. Sempre nel Ragusano, a Modica, il movimento Territorio del deputato regionale Nello Dipasquale dovrebbe puntare su Mommo Carpentiere mentre il Pd dovrebbe sostenere Giovanni Giurdanella.
Nell’Agrigentino è Licata il centro più grosso al voto. Il Pd candida Daniele Cammilleri, ma una parte dei democratici ha virato su Giuseppe Fragapani col sostegno del Megafono di Crocetta. Nel centrodestra il Pdl dovrebbe sostenere Angelo Balsamo, mentre l’Udc ha scelto Domenico Falzone.

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