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Finanziaria, bocciato il ticket sui ricoveri

Seconda retromarcia della giunta dopo quella sulla formazione professionale. Anche stavolta la decisione nasce a causa del dissenso di gran parte dei deputati

PALERMO. Il governo Crocetta rinuncia al ticket sui ricoveri. La norma che ne prevedeva l'introduzione è stata ritirata dal testo base della Finanziaria, approvato assieme ad alcuni emendamenti nella notte di ieri dalla commissione Bilancio dell'Ars.
Una nuova retromarcia della giunta, dunque: la seconda, dopo il passo indietro sulla formazione professionale. Anche in questo caso la decisione nasce a causa del dissenso di gran parte dei deputati. In particolare, di quelli del Pdl con i quali il Pd ha istaurato un'intesa su alcuni provvedimenti. Anzitutto, proprio sui ticket ospedalieri.

L'emendamento che ne chiedeva la soppressione è stato firmato dai deputati Salvino Caputo, Vincenzo Vinciullo e Marco Falcone, ma è stato condiviso anche dal Pd e dal Movimento 5 Stelle. Su questo punto il Pd, in realtà, si è diviso. Il presidente della commissione Sanità, Pippo Digiacomo si era pronunciato a favore dell'introduzione del ticket. Non era dello stesso avviso Giuseppe Laccoto. Ma ha ricucito le posizioni del partito il capogruppo, Baldo Gucciardi. «Vedremo se il governo riformulerà le proposte e modificherà i criteri e i parametri, ma se tutto resta così com'è, il Pd sarà contrario a questi ticket, anche se dovessero essere riproposti in aula».

Intanto, è stato scongiurato il pagamento di 10 euro per ogni giorno di ricovero in tutte le strutture sanitarie, sia pubbliche che private convenzionate, dei membri di un nucleo familiare con reddito uguale o superiore a 50 mila euro. Il contributo sarebbe stato di 25 euro per chi ha maturato un reddito uguale o superiore a 100 mila euro. Una prima bocciatura era stata già decretata dalla Commissione Sanità. Ma la giunta aveva riproposto il provvedimento. Per il 2013 gli introiti stimati sarebbero stati di oltre un milione e mezzo di euro.

Adesso il governo, che ha soppresso l'articolo che prevedeva il pagamento di un euro a ricetta, dovrà studiare una strategia alternativa per reperire quei soldi. Intanto, cominciano a delinearsi i tempi per l'approvazione della Finanziaria. Entro stamattina la commissione Bilancio dovrà esitare i documenti contabili. I lavori riprenderanno con l'esame degli emendamenti aggiuntivi e del maxi-emendamento presentato nei giorni scorsi dal governo. In commissione oggi si discuterà, tra l'altro, del futuro di varie di tipologie di precari, dei contributi per l'ex tabella H, dello scioglimento degli Iacp e della soppressione dell'Esa. Il presidente, Nino Dina, sottolinea «uno spirito di collaborazione tra i gruppi parlamentari» ed evidenzia che «ogni iniziativa legislativa dovrà essere basata sull'austerity».

Il calendario stilato dalla Presidenza dell'Ars prevede che la manovra arrivi in aula nel pomeriggio. Poi inizierà la no-stop fino all'approvazione, che dovrà avvenire entro martedì. Intanto, per ricucire col Movimento 5 Stelle il presidente della Regione, Rosario Crocetta, avrebbe rassicurato i grillini sulla possibilità di inserire in Finanziaria il reddito di cittadinanza, ma la misura costerebbe 90 milioni. Una cifra che sembra eccessiva in questo momento di crisi per le casse della Regione.

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