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Il governo taglia i fondi, consulenti silurati

La Regione ha riprogrammato i fondi europei, cedendone una parte allo Stato che li ha reinvestiti in progetti per la Sicilia nel Piano Barca. «E tra i fondi che sono stati sottratti all’originaria destinazione - spiega Maurizio Pirillo, neodirigente generale del dipartimento Energia - ci sono proprio i 2 milioni con cui dovevamo pagare questo pool di esperti

PALERMO. È la storia degli unici consulenti silurati in una Regione che, almeno fino a qualche mese fa, si era mostrata generosissima. Ma è anche la storia di un bando tanto controverso e ricco da rendere necessaria la selezione di un pool di consulenti per scegliere a loro volta i consulenti da assumere. Premesso che tutto ciò adesso si ferma proprio sul traguardo (permettendo un risparmio di circa 2 milioni), ecco cosa è successo.
Nell’agosto del 2011 l’assessorato all’Energia ha pubblicato un bando per selezionare un pool di esperti che avrebbe dovuto esaminare tutte le domande per accedere ai fondi europei nel settore dell’energia fino al 2015. In particolare, il primo incarico era l’assistenza ai Comuni impegnati nella redazione dei progetti per accedere ai finanziamenti del Patto per le Isole e del Patto dei sindaci.
Il bando di due anni fa prevede una quindicina di posti che dal momento del primo incarico fino al 2015 avrebbero garantito incassi lordi da 45 mila a 75 mila euro a persona. Logico che in assessorato siano piovute 197 domande di aspiranti esperti. E a quel punto, per fare in fretta, l’assessorato si inventò pure la nomina di una squadra di consulenti che doveva esaminare queste domande: dopo un ulteriore bando, ne furono scelti 4 che per 250 euro a seduta più spese di trasferimento hanno esaminato dall’estate scorsa i curricula e stilato giusto qualche giorno fa la prima graduatoria.
Tutto pronto per i consulenti d’oro? No. Perchè nel frattempo la Regione ha riprogrammato i fondi europei, cedendone una parte allo Stato che li ha reinvestiti in progetti per la Sicilia nel Piano Barca. «E tra i fondi che sono stati sottratti all’originaria destinazione - spiega Maurizio Pirillo, neodirigente generale del dipartimento Energia - ci sono proprio i 2 milioni con cui dovevamo pagare questo pool di esperti. Che ora non possiamo chiamare in servizio». Però nessuno fino a ora ha annullato il bando per la selezione degli esperti, che continua a costare. Infatti la commissione di consulenti che doveva selezionarli è ancora all’opera per 250 euro a seduta: «Abbiamo lavorato fino a due settimane fa - racconta Marco Romano, membro oggi dimissionario del pool che ha esaminato le 197 domande - e abbiamo stilato la prima graduatoria. Ora mancano solo i colloqui per renderla definitiva». Quella provvisoria è stata pubblicata qualche giorno fa. E al pool di esaminatori è stato riconfermato l’incarico ieri con un decreto in Gazzetta ufficiale.
E fino a quando l’assessorato non emanerà una revoca, la commissione dovrà continuare svolgere i colloqui per arrivare alle graduatorie definitive e alla scelta dei 15 consulenti finali. L’assessorato dovrà anche decidere se affidare a propri funzionari l’esame delle domande per i bandi europei. Anche se intanto almeno per quanto riguarda l’assistenza ai Comuni coinvolti nel Patto dei sindaci (che punta a diffondere le energie alternative), Crocetta ha già scelto di affidare l’incarico alla contestata figura di Antonello Pezzini che sarà affiancato da Rosario Lanzafame e Salvatore Lupo: il tutto per 4.131 euro a persona.

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