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Primarie, a Roma successo di Marino: a Siracusa vince il «renziano» Garozzo

Le sfide per scegliere i candidati alla carica di sindaco. Polemica nella Capitale per il voto in massa dei Rom

ROMA. Ignazio Marino è il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. Il chirurgo ha avuto la meglio sugli altri 5 sfidanti: Gemma Azuni, Mattia Di Tommaso, Paolo Gentiloni, Patrizia Prestipino e David Sassoli. Quest'ultimo candidato, scelto dalla segreteria del partito, è stato il primo a congratularsi con Marino per la sua vittoria: «Adesso dobbiamo vincere la battaglia per il Campidoglio». Tocca a lui ora sfidare l'attuale sindaco Gianni Alemanno, l'avvocato del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito e l'imprenditore Alfio Marchini. L'affluenza nei 223 seggi, come fa sapere il comitato «Roma bene Comune», è stata tra i 100.000 e i 102.000. E a turbare l'andamento della «domenica elettorale» sono stati i sospetti di «scorrettezze» e di «voti comprati». Un componente della direzione del Pd Lazio, Cristiana Alicata, denuncia su facebook le «solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica». Si tratta di «voti comprati», afferma con certezza. A Tor Bella Monaca, la polizia interviene dopo una violenta lite tra esponenti del Pd, nata perché alcuni testimoni sostenevano di avere visto fuori dal seggio immigrati «ricevere dei soldi». Ma dal partito romano frenano: «Se le primarie sono aperte agli immigrati, loro votano. Al momento non ci è pervenuta nessuna denuncia». A Siracusa è il «renziano» Giancarlo Garozzo a conquistare la vittoria nelle «primarie» del centrosinistra. L'ex capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale ha vinto la consultazione per la scelta del candidato sindaco in vista delle elezioni amministrative del 9 e 10 giugno con più di tremila voti. Grande affluenza, ieri, a Siracusa, dove oltre 6.500 persone si sono recate nelle nove sezioni allestite in città. Garozzo si è piazzato davanti ad Alessio Lo Giudice, il principale avversario, anche lui esponente del Pd e sostenuto da tutti i ”big” del partito, i due deputati nazionali Pippo Zappulla e Sofia Amoddio, i due deputati regionali Bruno Marziano e Marika Cirone Di Marco e l'ex parlamentare all'Ars, Roberto De Benedictis, e anche davanti a Tanino Firenze, l’ex assessore comunale sostenuto dalla lista civica «Riprendiamoci Siracusa». A Messina, ieri sera, incredibile colpo di scena alla chiusura delle candidature a sindaco per le primarie di centrosinistra, quando i candidati ufficiali erano sei. Alle 21,30 circa, un'ora e mezza dopo il termine della presentazione, la notizia che gli organizzatori accoglievano la richiesta del Megafono di un'ulteriore proroga, alle 14 di oggi, per la presentazione della candidatura della docente di Filosofia, Giusi Furnari Luvarà, scelta dal governatore Rosario Crocetta.

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