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Ddl elettorale, scintille all'Ars

Polemico il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Forzese: "Non sono stato coinvolto nelle decisioni della conferenza dei capigruppo". Respinta la pregiudiziale presentata dal centrodestra che attacca i deputati grillini

PALERMO. All’Ars giornata di seduta parlamentare, all'ordine del giorno il ddl elettorale. Relatore del ddl è il deputato Alice Anselmo (Drs). In apertura dei lavori, il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Forzese (Drs), è intervenuto polemizzando con la Presidenza. «Non sono stato coinvolto nelle decisioni della conferenza dei capigruppo, e non mi è stato concesso di intervenire sull'ordine dei lavori», ha detto. E rivolgendosi al presidente, Giovanni Ardizzone, ha aggiunto: «Chiedo a lei di mettere da parte antichi rancori, lei, ieri, con una prova di forza non mi ha concesso di esprimere le mie opinioni».  Secca la replica di Ardizzone: «Io non intendo prendere parte a riunioni di maggioranza, nè prendo disposizioni da vertici di maggioranza, perchè io sono il presidente dell'Assemblea». Alcuni deputati dell'opposizione hanno stigmatizzato l'assenza in aula del governatore Rosario Crocetta.


RESPINTA LA PREGIUDIZIALE DEL CENTRODESTRA. Con voto “alzata e seduta”, l'Ars ha respinto la pregiudiziale presentata da sette parlamentari di centrodestra, che se votata a favore avrebbe affossato il disegno di legge elettorale. Durante il voto ci sono stati attimi incertezza, perchè i deputati dei 5stelle dai loro banchi avevano detto di volersi astenere. Ma il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha risposto che il voto per “alzata e seduta” non prevede l'astensione. A quel punto, i deputati grillini sono rimasti seduti in clima di smarrimento, mentre quelli del centrodestra si alzavano votando dunque a favore della pregiudiziale e il centrosinistra rimaneva seduto, quindi esprimendo il voto contrario. Ma in aula s'è accesa la protesta dell'opposizione, Ardizzone a quel punto ha fatto ripetere il voto invertendo il meccanismo: così il centrodestra è rimasto seduto, il centrosinistra si è alzato e i grillini si sono alzati anche loro, esprimendo dunque il voto contrario alla pregiudiziale. «Vergogna... vergogna», hanno urlato i deputati del centrodestra rivolgendosi ai 5stelle. «Ci avevano detto che si sarebbe astenuti, invece si sono schierati con la maggioranza», dice uno dei promotori della pregiudiziale dopo il voto. Ardizzone allora ha sospeso la seduta per pochi secondi, mentre qualche deputato 5stelle discuteva animatamente con i colleghi del proprio gruppo. 


SCONTRO CORDARO-CANCELLERI. Botta-risposta tra il capogruppo del Pid, Toto Cordaro, e il capogruppo del M5S, Giancarlo Cancelleri. Intervenendo in aula Cordaro rivolgendosi ai 5stelle ha detto: «Pochi mesi fa, quando nel Paese c'era una larga maggioranza che voleva cambiare la legge elettorale nazionale, il vostro “padrone” Grillo nelle piazze gridava al colpo di Stato. E oggi voi in Sicilia volete cambiare le regole elettorali a un mese e mezzo dal voto». Secca la replica di Cancelleri: «La invito a non rivolgersi più con questi toni nei nostri confronti, è una mancanza di stile ed eleganza. Noi non abbiamo mai usato questi toni nei suoi confronti, nè nei confronti di altri parlamentari e non lo faremo mai. Siamo in questo Parlamento, come voi, per legiferare e trovare soluzioni per la nostra terra». 

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