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Formazione, situazione incandescente

Crocetta, garantisce che l'avvio dei provvedimenti di revoca dell'accreditamento degli organismi che lavorano nel settore della formazione professionale non causerà la perdita neppure di un posto di lavoro. I sindacati, però, non ci stanno e chiedono un confronto col governatore

PALERMO. Si scaglia contro gli enti che non hanno rispettato le regole. Ma ai lavoratori fornisce tutte le rassicurazioni possibili. E riceve una nuova intimidazione. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, garantisce che l'avvio dei provvedimenti di revoca dell'accreditamento degli organismi che lavorano nel settore della formazione professionale non causerà la perdita neppure di un posto di lavoro. I sindacati, però, non ci stanno e chiedono un confronto col governatore.
Dopo lo stop ai corsi previsto per il 31 luglio, il piano del governo è quello di inserire i dipendenti degli enti in un albo unico. Per evitare che i lavoratori rimangano senza stipendio si pensa a corsi per la loro riqualificazione e a una sorta di ammortizzatore sociale da quasi 50 milioni per coprire il periodo di stand-by.
Il personale poi dovrà essere assorbito dagli enti che avranno i requisiti per entrare nella nuova graduatoria.  Ieri un dirigente sindacale della Cisl, Giorgio Tessitore, avrebbe espresso parole pesanti nei confronti dello stesso presidente, dell'assessore alla Formazione Nelli Scilabra e del direttore generale Anna Rosa Corsello. Così Crocetta l'ha denunciato. Tessitore: «Sono amareggiato. Era solo una metafora. Domani chiederò di essere sentito in procura per chiarire tutta questa incredibile vicenda che sta distruggendo anni e anni di lotta alla mafia e di lotte per i lavoratori». Dunque, i sindacati non hanno apprezzato la riforma del governo regionale. La Uil ha chiesto un tavolo di confronto. La Cgil teme procedure di licenziamento collettivo. La Cisl, invece, per domani ha indetto alle 9,30 una manifestazione di protesta davanti la sede dell'assessorato alla Formazione di via Ausonia, a Palermo. Inoltre, il sindacato ha definito «grave» l'invito del presidente della Regione ai lavoratori a non protestare. Il segretario regionale, Maurizio Bernava, ha pure inviato una lettera a Crocetta, sottolineando che «la Cisl non intimidisce nessuno». «Chiediamo solo confronto e rispetto del ruolo del sindacato. Apra subito il confronto, il nostro interesse è solo tutelare i lavoratori».
Un servizio sul Giornale di Sicilia in edicola.

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