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Ars, commissione riscrive ddl sulle Province: riforma entro il 31 dicembre

Il nuovo testo composto da tre articoli, spiega il presidente della commissione Marco Forzese, «è stato scritto tenendo conto delle osservazioni fatte dal commissario dello Stato al ddl del governo»

PALERMO. Un emendamento della commissione Affari istituzionali dell'Ars riscrive il ddl stralcio sulle Province, che era stato depositato dal governo. Il nuovo testo composto da tre articoli, spiega il presidente della commissione Marco Forzese, «è stato scritto tenendo conto delle osservazioni fatte dal commissario dello Stato al ddl del governo».  Rispetto al provvedimento originario, l'emendamento fissa al 31 dicembre di quest'anno il termine entro il quale l'Assemblea dovrà approvare la norma per «l'istituzione dei liberi consorzi comunali per l'esercizio delle funzioni di governo di area vasta, in sostituzione delle Province regionali». Forzese sostiene che in sede di confronto gli uffici del commissario dello Stato avevano sollevato dubbi proprio sulla definizione scritta nel ddl governativo, in quanto, in base a una legge regionale del '86, le attuali Province regionali sono già considerate liberi consorzi, nel rispetto di quanto prevede lo statuto speciale all'articolo 15. In attesa delle riforma (che dovrebbe prevedere l'abolizione del voto, con elezioni di secondo livello), «non si procede allo svolgimento del turno elettorale previsto per il 2013 per l'elezione degli organi provinciali», si legge nell'art.2 del testo della commissione. Fino al 31 dicembre le Province per le quali è previsto il rinnovo saranno commissariate, mentre i commissari straordinari in carica cesseranno e saranno sostituiti, sempre fino al 31 dicembre, da nuovi commissari prefettizi. Il testo è all'esame della commissione Affari istituzionali. «C'è l'accordo col presidente dell'Ars, Ardizzone, per portarlo in aula domani pomeriggio», dice Forzese, secondo cui molti dei settanta emendamenti presentati al ddl del governo «decadono».

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