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Formazione, uffici nel caos dopo maxi-rotazione

I mandati di pagamento per milioni di euro degli avvisi 20, 19 e 6 finanziati con risorse del Fse, non vengono emessi, così nè gli enti nè il personale vengono pagati

PALERMO. Le maxi-rotazioni, volute dal governo Crocetta, avrebbero fatto piombare alcuni uffici della Regione nel caos: nel Dipartimento Formazione e istruzione, dove i servizi gestione e rendicontazione sono stati azzerati, i mandati di pagamento per milioni di euro degli avvisi 20, 19 e 6 finanziati con risorse del Fse, non vengono emessi, così nè gli enti nè il personale vengono pagati. A denunciare la paralisi sono le associazioni degli enti di formazione e i sindacati. Solo l'avviso 20 del 2011, che finanzia percorsi formativi per il rafforzamento dell'occupabilità e della forza lavoro, ha una dotazione di circa 286 milioni di euro: la Regione ha liquidato solo una tranche, pari al 25% del totale a circa 139 enti che hanno avviato circa 680 progetti. Per il presidente dell'associazione degli enti religiosi Confap, don Antonio Lucente, le rotazioni «hanno solo aggravato la situazione». «Non abbiamo più nemmeno un referente» dice. «Gli enti religiosi come il Don Orione, il Murialdo e quelli dei Salesiani - aggiunge Lucente - devono ancora ricevere il saldo di finanziamenti per progetti dal 2004 ad oggi. Stiamo parlando di una cifra che supera circa 20 milioni di euro, nonostante gli enti abbiano chiuso i rendiconti, questa è una responsabilità dell'amministrazione». Per il presidente dell'ente religioso Ciofs-Ft, suor Mariella Turco, il problema «è dovuto alla carenza di personale, e a rimandi e ritardi della chiusura delle pratiche amministrative».«Siamo i più colpiti - afferma - perchè ci occupiamo prioritariamente di attività per i minori, con i progetti Oif (obbligo istruzione e formazione. Dal 2007 ad oggi avanziamo il saldo di progetti per circa 4 milioni». L'assessore regionale Funzione pubblica, Patrizia Valenti ammette qualche problema legato alla riorganizzazione. «È vero, ci risultano alcuni problemi - dice Valenti - si tratta di uffici delicati, poco appetibili. La rotazione è un processo che richiede tempo, stiamo spostando il personale».

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