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Formazione, incontro tra sindacati ed enti sul piano esuberi

Sono già 642 in Sicilia i dipendenti che hanno perso il lavoro. Le parti sociali dovrebbero iniziare una discussione per stilare una proposta di riforma del settore congiunta da presentare al governo regionale

PALERMO. Sono già 642 in Sicilia i dipendenti degli enti di formazione, che hanno perso il lavoro: il Cefop ne ha licenziato 347, l'Aram 63, l'Ancol 60, l'Anfel 172. È quanto emerge dai dati della Cisl, secondo cui il numero è destinato a salire. «Sono 150 gli enti che si occupano di formazione e circa 10 mila le persone occupate nel settore - dice il segretario regionale della Cisl Scuola Giovanni Migliore - Serve un'intervento, temiamo che sia a rischio crollo l'intero sistema. Alcuni enti hanno già avviato i licenziamenti, altri hanno annunciato esuberi». Nel pomeriggio è in programma un incontro tra le associazioni degli enti di formazioni e i sindacati per discutere del piano di esuberi. Le parti sociali dovrebbero iniziare una discussione per stilare una proposta di riforma del settore congiunta da presentare al governo regionale.

SCILABRA: "ISTITUITO TAVOLO TECNICO PER LA RIFORMA". L'assessore regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale Nelli Scilabra ha firmato il decreto istitutivo del Tavolo tecnico istituzionale permanente per la riforma del sistema della  Formazione professionale in Sicilia. Il tavolo si insedierà il 15 Marzo presso la Scuola Giovanni Falcone dello Zen. «Ho deciso di avviare la riforma della formazione professionale in Sicilia - spiega - coinvolgendo tutti i rappresentanti del partenariato economico - sociale, il mondo delle Università e della Ricerca, la Scuola, gli enti locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni degli enti. Dobbiamo rivoluzionare il sistema, eliminare gli sprechi e le inefficienze, tutelare i diritti dei lavoratori e garantire una formazione di qualità alle nuove generazioni creando occasioni di lavoro».  «Per questo intendo collegare la formazione professionale al mercato del lavoro - continua l'assessore - avvalendoci del prezioso contributo che potranno apportare le Università, l'Imprenditoria siciliana e tutte le forze produttive della Regione. La mia generazione non può più attendere, abbiamo il dovere di costruire un nuovo sistema che colleghi il sapere, la formazione e l'impresa. Dobbiamo pensare ad una formazione in grado di coniugare lo sviluppo alla legalità, legata inscindibilmente al mondo della Scuola - conclude Nelli Scilabra -. Anche per questo ho deciso di tenere la prima riunione del tavolo alla Scuola Giovanni Falcone del quartiere Zen di Palermo».

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