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Berlusconi attende Bersani: "Faccia il leader e decida"

L'obiettivo del Cavaliere è tenere il partito in tensione in attesa delle mosse di Bersani. Che il leader del Pd faccia delle aperture al Pdl appare impossibile ma è proprio al segretario democratico che l'ex premier manda un ultimo avvertimento: dimostri di essere un leader altrimenti il suo partito va a sbattere

ROMA. Il messaggio che Silvio Berlusconi consegna ai parlamentari lombardi incontrati nel pomeriggio a villa Gernetto non lascia spazio ad interpretazioni: siamo ancora in campagna elettorale, non possiamo riposare sugli allori. L'obiettivo del Cavaliere è tenere il partito in 'tensionè in attesa delle mosse di Bersani. Che il leader del Pd faccia delle aperture al Pdl appare impossibile ma è proprio al segretario democratico che l'ex premier manda un ultimo avvertimento: dimostri di essere un leader altrimenti il suo partito va a sbattere. L'offerta per un governo di larghe intese, anche a guida Pd, resta sempre sul tavolo ma la consapevolezza dell'ex capo del governo così come di tutti i big del partito, è che di fronte al niet dei Democratici (puntano solo ad avere un altro presidente della Repubblica di sinistra è la convinzione di Berlusconi) la strada del voto diventi sempre più sicura. Ecco perchè l'invito rivolto dal Cavaliere ai parlamentari della Lombardia è di 'stare in campanà (siamo in vantaggio e se non ci avessero annullato una media di 5 voti a sezione avremmo vinto di 250mila voti) e di lavorare senza sosta all'organizzazione della manifestazione del 23 marzo: Ho sbagliato anche io a lasciare la piazza ad appannaggio di Grillo - è stato il mea culpa - ma ora dobbiamo cambiare passo. Voglio che ci sia una manifestazione al mese. Le chiameremo 'le piazze della liberta«. Ed in vista proprio dell'appuntamento del 23 marzo l'ex capo del governo non esclude di ufficializzare il cambio del nome al partito ritornando alle origini. L'idea infatti di rispolverare 'Forza Italià è un progetto che Berlusconi accarezza ormai da oltre un anno e non ne fa più mistero con nessuno. I toni diventano più cupi, però, quando si affronta il capitolo giustizia. Il Cavaliere glissa sull'argomento aprendo i lavori della riunione, ma poi non si risparmia nei conciliaboli con i vari parlamentari: Sono assolutamente convinto della mia innocenza - è il ragionamento di Berlusconi - è chiaro che una parte della magistratura vuole eliminare uno dei leader che ha vinto le elezioni. Una serie di considerazioni che Berlusconi è pronto a fare giovedì quando sarà ospite, per la prima volta dopo le elezioni, di Porta a Porta. L'ex capo del governo, infatti, dovrebbe restare ad Arcore anche domani e fare rientro nella Capitale giovedì mattina. Per venerdì è in programma l'incontro con il premier Mario Monti, appuntamento chiesto dal presidente del Consiglio in vista del consiglio europeo del 14 marzo. L'ultimo incontro tra i due risale al 23 ottobre dello scorso anno ed arriva dopo una campagna elettorale all'insegna di pesanti botta e risposta e colpi 'sotto la cintolà tra Cavaliere e Professore.

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