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Regione, falsa lettera su abolizione delle province agli uffici della città

Una lettera con la firma falsificata del Presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti è stata fatta circolare oggi negli uffici dell'amministrazione provinciale. La missiva, su carta intestata della Presidenza, con un inesistente numero di protocollo e la data Del 4 febbraio, era indirizzata a tutte le direzioni e alla direzione della società partecipata Palermo Energia, e riportava come oggetto «Abolizione Province e riduzione del 30% del personale»

PALERMO. Una lettera con la firma falsificata del Presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti è stata fatta circolare oggi negli uffici dell'amministrazione provinciale. La missiva, su carta intestata della Presidenza, con un inesistente numero di protocollo e la data Del 4 febbraio, era indirizzata a tutte le direzioni e alla direzione della società partecipata Palermo Energia, e riportava come oggetto «Abolizione Province e riduzione del 30% del personale».  La lettera - dice una nota della Provincia di Palermo - invitava «le direzioni di riferimento ad elaborare ed inviare entro 15 giorni l'elenco del personale in esubero da porre in mobilità, alla luce dell'annunciata abolizione delle Province». Sulla diffusione della lettera e per la falsificazione della firma, il presidente Avanti presenterà una denuncia. «È un atto molto grave - afferma Avanti - che punta a destabilizzare e a creare confusione all'interno dell'amministrazione, soprattutto fra il personale. Le avventate e contraddittorie dichiarazioni del presidente Crocetta sul tema Province evidentemente hanno stimolato la fantasia di qualcuno che forse pensando di divertirsi non si rende conto di contribuire ad alimentare un clima di tensione e di caos». «La finta lettera - aggiunge Avanti - è fra l'altro falsa anche nei contenuti, considerato che la Provincia proprio recentemente ha emanato un provvedimento con il quale ha comunicato di non avere dipendenti in esubero e quindi, su questo posso rassicurare il personale, non vi è alcun rischio di mobilità».

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