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Tagli ai laboratori di analisi: i sindacati si spaccano sullo sciopero

Secondo giorno di trattativa all'assessorato alla Sanità per il nuovo tariffario regionale. Proteste in alcuni centri dove esami e visite si pagheranno a prezzo pieno, in altre strutture rimane solo il ticket

PALERMO. Il secondo giorno di trattativa all’assessorato alla Sanità si è concluso con l’ennesima spaccatura fra i sindacati. Che con ogni probabilità oggi produrrà il caos nei laboratori di analisi e negli studi degli specialisti convenzionati: in alcuni centri scatterà la protesta ed esami e visite verranno pagati a prezzo pieno anche se si è in possesso della ricetta, in altre strutture (la maggioranza) si pagherà solo il ticket come è sempre stato fino a ora. Di certo non ci saranno disagi nei centri di fiosioterapia, fin dall’inizio estranei alla protesta.

Cronaca di un’altra giornata di braccio di ferro in piazza Ziino, a Palermo, dove l’assessore Lucia Borsellino ha ricevuto le sigle che rappresentano laboratori e specialisti. Sul tappeto il nuovo tariffario regionale, l’elenco di prestazioni e del loro valore che i centri privati erogano e la Regione rimborsa.

Il nuovo piano della Borsellino taglia tutto del 38%: è un provvedimento che era stato varato dall’ultimo governo Cuffaro nel 2007 (quando fu firmato il cosiddetto piano di rientro dal deficit) e rimasto congelato fino a venerdì per effetto di ricorsi.

Ma ora il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto le richieste dei privati e ridato vita al tariffario impugnato, imponendo anche la restituzione alla Regione della differenza fra i più vantaggiosi rimborsi incassati negli ultimi 5 anni e quelli realmente dovuti.
Un servizio nel Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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