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La denuncia di Battiato, Tranchida: "E' disinformato"

"Le sue sono affermazioni del tutto gratuite, frutto di approcci approssimativi, di mancata conoscenza dei problemi e delle varie questioni sul tappeto e/o di insufficiente ricognizione. Falsità grossolane ed accuse sommarie, senza un minimo di riscontro plausibile", dice l'ex assessore al Turismo

PALERMO. «Quelle rilasciate ieri da Battiato in conferenza stampa sono affermazioni del tutto gratuite, frutto di approcci approssimativi, di mancata conoscenza dei problemi e delle varie questioni sul tappeto e/o di insufficiente ricognizione. Falsità grossolane ed accuse sommarie, senza un minimo di riscontro plausibile». Lo dice Daniele Tranchida (Fli), ex assessore regionale al Turismo, replicando alle affermazioni dell'attuale assessore Franco Battiato, il quale ieri ha detto che nelle casse «non c'è un solo euro, hanno rubato tutto». .  «Battiato e Alessandro Rais (direttore dell'assessorato, ndr) non sanno di cosa parlano quando imputano all'assessorato al Turismo la gestione dei siti culturali, o quando affermano che i nuclei di valutazione saranno gratuiti, dimenticando di dire che, già da tempo, sono tali in virtù di un'iniziativa da me avviata, e lanciando accuse false di parentopoli. Una cosa è affermare di trovarsi, al momento, in carenza di fondi (condizione tipica di ogni esercizio provvisorio), altra cosa è dire 'hanno rubato tuttò. Non permetto a nessuno di offendere e di mettere in discussione la mia dignità e la mia correttezza, riservandomi perciò di ricorrere a vie legali contro affermazioni generiche e diffamatorie». «Tutto quello che è stato pianificato e progettato nel corso di questi ultimi due anni sui Fondi europei - conclude Tranchida - è stato prima approvato dai competenti uffici interni e, poi, vagliato e ratificato dagli organi di controllo».
Sin quasi dall'inizio della precedente legislatura i capitoli del Turismo sono stati decurtati dal 10 al 35%, spiega l'ex assessore in una nota di circa 200 righe. "Il problema della carenza di fondi regionali - aggiunge - non è nuovo e da qui la necessità di avvalersi in prevalenza dei fondi comunitari, scelta che ha contribuito a incrementare notevolmente i flussi turistici". "Si accuserebbe, quindi, la mia gestione - continua - di aver speso quei fondi europei che, in caso contrario, sarebbero stati disimpegnati". Tranchida ricorda che tra maggio e giugno 2012 la Giunta dell'epoca aveva deliberato un incremento finanziario di 23 e 16 milioni milioni a favore del Turismo. "Il bilancio di 2 anni di attività - osserva Tranchida - ha visto la creazione di ben 26 distretti turistici; il decreto di riconoscimento di ben 1/3 dei comuni dell'isola come località a vocazione turistica; la possibilità di modificare senza spese l'attività agrituristica in turistico-rurale; la liberalizzazione dell'accesso alla professione di guide turistiche; l'istituzione e il riordino degli albi di maestri di sci e guide subacquee; l'acquisizione dell'archivio Rai-Sicilia; l'avviata procedura di costituzione di un circuito di distribuzione teatrale dei teatri intermedi regionali (Tirsi), senza costi aggiuntivi per il bilancio regionale; il sostegno alla scuola del cinema e l'emanazione dei bandi per la formazione di filmaker; l'intervento avviato per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle sale cinematografiche, ecc. E si sono anche assunte decisioni chiare ed inequivocabili in merito a richieste improponibili come il pagamento alla Rai, senza adeguate fatture e documentazione probante, di milioni di euro per l'ultima tranche della fiction 'Agrodolce' o il diniego nei confronti di manifestazioni dai costi esorbitanti quali i Campionati mondiali di nuoto a vasca corta, da tenersi a Catania". "Mi ero sbagliato: non avrei mai pensato che un uomo di cultura come lui si lasciasse andare ad affermazioni di tale disarmante e degradante superficialità, dando credito a falsità grossolane, dietro ipotizzabili input di consiglieri infidi ed interessati. Le dichiarazioni da lui rese non fanno onore alle sue letture, ai suoi autori preferiti e, soprattutto alla sua vita e alla sua storia. A quello che noi credevamo che fosse. L'ennesima occasione mancata per la Sicilia", conclude Tranchida.

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