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Turismo in Sicilia, 20 milioni di fondi Ue a rischio

PALERMO. La Regione siciliana difficilmente in base alla prima verifica effettuata, e che è ancora in corso, potrà ottenere dall'Ue il rimborso di 20 milioni di euro di spesa certificata perché alcuni progetti finanziati non avrebbero i requisiti per accedere ai fondi comunitari. Lo ha spiegato il capo di gabinetto dell'assessorato al Turismo, Lucia Di Fatta, in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, assieme all'assessore al Turismo Franco Battiato e al dirigente generale del dipartimento Alessandro Rais. Ci sarà un buco nel bilancio della Regione? "Adesso non lo possiamo dire", afferma Di Fatta.
Il capo di gabinetto al Turismo spiega che "la nostra linea di intervento resta bloccata. Stiamo ancora passando al setaccio ogni singolo provvedimento; poi, dopo avere concordato a livello di Regione il piano di azione, bisognerà andare a Bruxelles per rinegoziare. Tuttavia - sototlinea Lucia Di Fatta - dopo una prima ispezione effettuata, il recupero della spesa già certificata appare difficile". Di Fatta annuncia anche che sarà presentato un emendamento al bilancio "con cui chiederemo 10 milioni per il turismo".

BATTIATO: "ECCO LA MIA RIVOLUZIONE AL TURISMO". «In attesa che si trovino soluzioni per rimettere in circuito le risorse comunitarie, e in attesa dell'approvazione del bilancio regionale, si sta lavorando, anche attraverso la concertazione con gli operatori culturali, alla stesura di avvisi e bandi con criteri ispirati a principi di trasparenza, merito, qualità e ricaduta sul territorio. Tra gli obiettivi di questo assessorato vi è sicuramente l'avvio di un costante rapporto con le migliori risorse umane e professionali isolane, spesso portatrici di qualità ed eccellenze non sempre valorizzate adeguatamente»È quanto scrive Franco Battiato nelle sue linee programmatiche per il rilancio dell'assesorato al Turismo. «La progettazione culturale - spiega - avrà come punto di riferimento il concetto di classicità declinato attraverso le più interessanti e innovative forme espressive della contemporaneità: musica, letteratura, fisica quantistica, danza, iniziative multiculturali e pluridisciplinari all'insegna della contaminazione e della trasversalità, valorizzazione delle orchestre stabili ma anche delle realtà artistiche private, nuovo modello di fruizione degli spazi pubblici, iniziative finalizzate a mettere in contatto le realtà creative siciliane col resto del mondo, borse di studio per avviare un processo di 'emigrazione culturale e creativà dei giovani». Sono «questi i punti che stiamo sviluppando e intorno ai quali costruiremo un grande progetto condiviso e aperto agli apporti degli operatori culturali e turistici - conclude - Riteniamo, infatti, che tutte le iniziative culturali debbano avere ex ante e post dati certi sulle ricadute turistiche, su una valorizzazione reale e non virtuale del nostro territorio».

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