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Grillo a Palermo: "La rivoluzione è già partita dalla Sicilia"

Il leader del Movimento 5 Stelle in serata nel capoluogo di fronte a migliaia di persone. Breve colloquio con gli operai della Gesip: "C'è chi ha fatto politica con la pelle di 1800 persone, ora basta"

PALERMO. Mentre a Roma ottiene dopo un lungo tira e molla piazza San Giovanni, 'rubandola' al Pd ed alla Cgil, per il comizio finale della campagna elettorale dei 'Cinquestelle', appuntamento - dice- "che passerà alla storia", Beppe Grillo chiude la sua tappa siciliana dello Tsunami tour, in un bagno di folla, prima a Trapani e poi a Palermo.

Dall'isola, dove il Movimento alle recenti regionali è diventato il primo partito con il 15% eleggendo ben quindici deputati all'Assemblea regionale, il comico genovese ha infiammato le piazze usando le armi della provocazione, come nel suo stile, e affermando che "la rivoluzione è già cominciata proprio qui, Ingroia non se ne è accorto?". E allora ecco suggerire: "Se proprio dobbiamo utilizzare i missili, mandiamoli al posto giusto, non in Mali ma a Roma" fornendo tanto di coordinate geografiche del Parlamento e proponendo "una commissione per mettere sotto indagini i dirigenti del Pd dal '95 a oggi''.. Grillo è convinto che il suo Movimento "funga da cuscinetto" rispetto agli schieramenti in campo per le politiche. Lanciandosi poi in una profezia, da anni Settanta: "Se falliamo noi arrivano quelli con i bastoni. Noi facciamo discorsi, loro no".

E l'ex pm Antonio Ingroia? "E' una brava persona, ma è capolista ovunque. Voti Rivoluzione civile, lui si dimette e poi salgono le solite facce e le faccette".

Alla gente che a Trapani lo segue affacciata ai balconi dei palazzi che danno sulla piazza, Grillo urla di spegnere i televisori e collegarsi alla Rete. "Non siamo noi che dobbiamo entrare in tv, siete voi che dovete uscire fuori dalle tv. Anche voi anziani, che la notte navigate in rete per cercare altro (risata), documentatevi attraverso Internet. Basta con canale 3, canale 5 e Retequattro". 

Intanto dal suo blog, Grillo canta vittoria per avere strappato piazza San Giovanni, luogo storicamente utilizzato dal Pd e dalla Cgil per i loro raduni. "Ci vedremo lì per una serata che passerà alla Storia", dice. "I signori del Pd sono arrivati dopo un po' con calma e come hanno visto che eravamo primi noi, hanno avuto un leggero mancamento" ironizza.            

"Martedì scorso abbiamo incontrato il Prefetto insieme alla varie forze politiche per chiedere Piazza San Giovanni per il comizio finale. Anche il Pd aveva puntato Piazza San Giovanni" raccontano sul blog i rappresentanti del M5S Lazio che continuano: "Dopo una lunga discussione il Prefetto ha scaricato la patata bollente sulla Questura annullando la validità delle richieste fatte fino a ieri, dicendo che sarebbe valsa quella presentata per prima da quel momento in poi, ma non indicando un termine dal quale tale nuova richiesta potesse essere presentata". "Firmato il protocollo d'intesa - raccontano ancora i rappresentanti del M5S - i nostri attivisti 5 stelle di Roma sono corsi in Questura pronti in caso a fare l'ennesima nottata per questa nostra 'insensata' voglia di far valere i nostri diritti. E, meraviglia, hanno trovato tutto pronto, moduli pre-impostati per la richiesta ed ordine di presentazione rigorosamente rispettato". Insomma, "alla fine la Questura ci ha concesso Piazza San Giovanni e noi ci vedremo lì il 22 febbraio a partire dalle 18 per una serata che passerà alla storia".

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