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Formazione, la parola ai sindacati: no ai trasferimenti o sarà sciopero

Ad annunciarlo i segretari generali del Cobas-Codir e Sadirs, Minio, Matranga e Pantano che attaccano: «Per questi provvedimenti di trasferimento non sono state rispettate le procedure previste dalla legge, ovvero la preventiva concertazione con le organizzazioni sindacali»

PALERMO. «Sessanta ignari dipendenti regionali che, in massima parte, non hanno mai avuto nulla a che vedere con la Formazione professionale, hanno appreso stamani dalla stampa che saranno trasferiti d'imperio dal presidente della Regione e dall'assessore alla Formazione. Tra questi, anche 6 dirigenti che, da sempre, hanno avuto incarichi soltanto nella Pubblica istruzione e una soltanto proveniente dalla Formazione, settore di cui non si occupata da almeno 10 anni. Stupiscono le dichiarazioni di Crocetta, anche perchè nessun rappresentante del governo, evidentemente, ha sentito la necessità di consultare il segretario generale della Regione che conosce molto bene la reale provenienza e le reali competenze dei dipendenti colpiti da questo provvedimento, per i propri trascorsi di dirigente generale al ramo». Lo dicono i segretari generali del Cobas-Codir e Sadirs, Minio, Matranga e Pantano. «Fra l'altro - continuano i segretari generali - per questi provvedimenti di trasferimento (che sembrerebbero non colpire coloro che sono stati destinatari di provvedimenti giudiziari) non sono state rispettate le procedure previste dalla legge, ovvero la preventiva concertazione con le organizzazioni sindacali». «Se il governo - concludono Minio, Matranga e Pantano - non dovesse recedere da tale iniziativa che colpisce nel mucchio tanti onesti lavoratori regionali, il Cobas-Codir e il Sadirs, proclamando le stato di agitazione, preannunciano azioni di lotta che sfocerebbero sicuramente anche nello sciopero
generale».

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