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Ok della Camera: taglio dei consiglieri in Sicilia

Era richiesta la maggioranza assoluta per il via libera difinitivo. Stesso discorso anche per Friuli e Sardegna

ROMA. Via libera definitivo dell'Aula della Camera alla legge costituzionale che modifica gli statuti di Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna, riducendo il numero dei consiglieri regionali di quelle regioni. Il sì è stato pressoché unanime. Era richiesta la maggioranza assoluta.


ARDIZZONE: ARS FARA' ULTERIORI PASSI AVANTI SU TAGLI INDENNITA'. "Bene il voto alla Camera sulla riduzione del numero dei deputati nel Parlamento siciliano, quella legge del resto porta anche la mia firma". Lo dice il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, conversando con i cronisti alla fine della seduta parlamentare a Palazzo dei Normanni. La legge, approvata in doppia lettura da Camera e Senato, stabilisce la riduzione da 90 a 70 dei deputati dell'Ars.
Ardizzone ricorda che "il decreto Monti parla addirittura di riduzione a 50 del numero dei consiglieri". "Questa legge - prosegue - comunque è stata un notevole passo in avanti, si aggiunge ai tagli che questo Parlamento ha già varato per ridurre i costi. Ho partecipato alla Conferenza dei presidenti dei consigli regionali, già qualche Regione a statuto speciale si è adeguata ai tagli alle indennità; questa Assemblea non sarà da meno, non farà passi indietro, anzi farà passi avanti".

BRIGUGLIO E GRANATA: "ORA CI SONO 20 ABUSIVI, SI RIVOTI". L'Assemblea regionale siciliana da oggi ha 20 seggi in meno e passa da 90 a 70. Anche se sciolta il presidente Fini ha mantenuto l'impegno e ha voluto che la Camera con l'ultimo voto di oggi desse un segnale vero di riduzione dei costi della politica a fronte di tante parole vuote e mera propaganda. Non possiamo non fare notare che da oggi la Sicilia ha uno Statuto che prevede 70 rappresentanti del popolo e invece a Palazzo dei Normanni siedono in 90: ci sono 20 deputati regionali politicamente abusivi e con il proprio seggio non più previsto dalla Costituzione. Per 4 anni e mezzo verranno erogati stipendi e benefit a 20 parlamentari regionali in più. Lanciamo una sfida a Crocetta: si dimetta e andiamo al voto. Se ritiene di avere il consenso, a fronte di un governo senza maggioranza e come ormai va emergendo inadeguato e senza bussola politica, Crocetta riporti i siciliani alle urne, dando una prova concreta di volere rinnovare davvero la politica regionale oltre la demagogia inconcludente". Lo dichiarano Carmelo Briguglio e Fabio Granata, rispettivamente vice presidente dei deputati e vice Coordinatore nazionale di Fli.

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