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Dell'Utri fa un passo indietro: non mi candido

Il senatore del Pdl: "Ci ho riflettuto bene il Pdl sta salendo nei sondaggi, la vittoria non è impossibile, ma è improbabile. Non voglio fare da capro espiatorio"

ROMA. "Finisce qui, ritiro la mia candidatura". Lo annuncia il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri in una intervista al Fatto Quotidiano, spiegando che "Silvio continua a dirmi che possiamo trovare una soluzione, che c'é tempo fino a lunedì sera. Ma ho deciso: non mi presento alle elezioni".
"Ci ho riflettuto bene - dice - il Pdl sta salendo nei sondaggi, la vittoria non è impossibile, ma è improbabile. Non voglio fare da capro espiatorio, non voglio che si dica: 'Abbiamo perso per colpa di Dell'Utri". La scelta è maturata anche perché "siamo al capolinea. Se non fossi stato in Parlamento, è vero, sarei già finito in galera. Ma ora non serve più a niente" perché in caso di condanna definitiva "non c'é scudo che tenga, nemmeno quello parlamentare". "Io comunque - aggiunge Dell'Utri – sono ottimista, spero che i giudici capiscano che quelle accuse non esistono" e in ogni caso "sono abituato a cose forti, non ho paura".
"Il mio - conclude - è un gesto di amicizia. Certo che non mi conviene, ma dopotutto, ripeto, la storia è arrivata alla fine. E' il momento di chiudere. La mia candidatura non serve più a nessuno. Nemmeno a me".

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