Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Accordo Berlusconi-Miccichè: scontro tra gli ex Grande Sud

I fuoriusciti - Michele Cimino, Riccardo Savona, Titti Bufardeci, Edy Tamajo e Luisa Lantieri - erano a un passo dall’approdo nella Lista Tabacci, sempre in area di centrosinistra, ma ieri si sono spaccati a loro volta. Savona ha detto che «passiamo nel centrosinistra ma ognuno per la sua strada. Io non posso stare dove c’è un ex Idv come Carmelo Lo Monte»

PALERMO. Il centrosinistra schiererà una quinta lista per il Senato in Sicilia. Si chiama I Moderati, fa riferimento al gruppo che a livello nazionale si muove intorno a Giacomo Portas, e lì confluiranno parte dei fuoriusciti da Grande Sud, a cominciare da Riccardo Savona.
La corsa per la conquista del premio di maggioranza al Senato, che si assegna su base regionale a differenza di quello per la Camera, fa segnare un’altra giornata di frenetiche trattative. Che potrebbero ridisegnare anche gli equilibri all’Ars.
Tutto nasce dalla spaccatura che ha colpito Grande Sud all’indomani dell’accordo fra Berlusconi e Miccichè. I fuoriusciti - Michele Cimino, Riccardo Savona, Titti Bufardeci, Edy Tamajo e Luisa Lantieri - erano a un passo dall’approdo nella Lista Tabacci, sempre in area di centrosinistra, ma ieri si sono spaccati a loro volta. Savona ha detto che «passiamo nel centrosinistra ma ognuno per la sua strada. Io non posso stare dove c’è un ex Idv come Carmelo Lo Monte». Il riferimento è alla Lista Tabacci che in Sicilia sta curando Lo Monte, che a sua volta avrebbe bocciato la candidatura della moglie di Savona, Cristina Bertazzo. Savona ha dunque annunciato che «sosterrò la lista di Portas, I Moderati». E a questo punto è ufficiale che per il Senato anche il centrosinistra tenterà la via della moltiplicazione delle liste per tentare di aggregare il massimo consenso, come sta facendo Berlusconi che ha messo insieme dieci sigle. L’area Bersani schiererà Pd, Sel, la Lista Megafono di Crocetta, la Lista Tabacci e I Moderati di Portas.
Cimino a sua volta apre agli altri partiti di centrosinistra: «Avendo chiaramente detto no a Berlusconi, offriamo il nostro programma per la Sicilia al centrosinistra. Ma non abbiamo ancora siglato alcun accordo. Decideremo sabato ad Agrigento». Il candidato da lanciare dovrebbe essere il siracusano Titti Bufardeci anche se Cimino ha detto che non è certo neppure questo. Nelle ultime ore si sarebbero intensificati i contatti fra Cimino e Crocetta, complice la situazione di stallo che vede la formazione della lista di Tabacci.
In ogni caso da questo passaggio l’area che all’Ars sostiene Crocetta ha ormai la maggioranza: era forte fino a ieri di 41 deputati e raccoglie i fuoriusciti di Grande Sud. Va verificata però la posizione della Lantieri, che non ha firmato il manifesto di Cimino e che sarebbe tentata da un ritorno in extremis in Grande Sud. Savona progetta invece «un nuovo gruppo autonomo all’Ars».
Con Tabacci potrebbero entrare in lista gli uomini del Movimento Territorio, in particolare Salvo Andò, e forse anche Romeo Palma, dirigente dell’Ufficio legislativo e legale della Regione. Probabile anche un posto per il rutelliano Bartolo Fazio.
Definite anche le priorità dei finiani. Fli schiererà capolista nei due collegi della Camera Gianfranco Fini, seguito a Oriente da Fabio Granata e a Occidente da Carmelo Briguglio. Ancora nessuna intesa con i tre ex deputati all’Ars - Livio Marrocco, Luigi Gentile e Alessandro Aricò - che minacciano di lasciare il partito.
Presentata a Palermo la lista degli ex An che fanno capo a La Russa e Meloni. Si chiama Fratelli d’Italia e schiera per la Camera il palermitano Giampiero Cannella nel collegio occidentale seguito dalla vicepresidente nazionale di Giovane Italia, Carolina Varchi. Al Senato in corsa il deputato all’Ars Salvino Caputo. A Fratelli d’Italia hanno aderito ieri 67 amministratori del Palermitano. Fra questi, il sindaco di Godrano Matteo Cannella, il sindaco di Roccamena Salvatore Graffato, i vice sindaci di Chiusa Sclafani e Ustica Carmelo Pollichino e Giuseppe Caminita. E ci sono anche Mauro La Mantia e Gaetano Sciortino, vertici regionale e provinciale di Giovane Italia.

Caricamento commenti

Commenta la notizia