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Regione, maxi rotazioni e tagli agli stipendi per i dirigenti

Il piano rivoluzionario dell'assessore al Personale, Patrizia Valenti coinvolgerebbe circa 66 unità.Da gennaio possibili spostamenti da un assessorato all'altro e con i salari ridotti, si prevede un risparmio che va dagli otto ai dieci milioni di euro

PALERMO. Una maxi rotazione che coinvolgerà circa 600 dei 1.800 dirigenti intermedi e un taglio generalizzato al salario accessorio che dovrebbe garantire risparmi per almeno 8-10 milioni. Ecco il piano per rivoluzionare l’area della dirigenza. L’assessore al Personale, Patrizia Valenti, lo ha portato in giunta ieri notte. Modificherà radicalmente la mappa della burocrazia di tutti gli assessorati e gli uffici collegati. Anche perchè contestualmente l’assessorato ha emanato la prima circolare attuativa della legge che dispone la possibilità di trasferire d’ufficio i dipendenti regionali. La rotazione e i tagli per i dirigenti scatteranno a marzo ma le mosse preparatorie sono iniziate ieri. In giunta è arrivato il blocco dei rinnovi degli incarichi in scadenza il 31 dicembre: una mossa che riguarda un migliaio dei 1.800 dirigenti (di terza fascia) degli assessorati, quelli che guidano gli uffici interni ai dipartimenti. Da qualche giorno i dirigenti generali, cioè i massimi vertici amministrativi, avevano iniziato a pubblicare atti di interpello per chiedere ai dirigenti intermedi la disponibilità a trasferirsi nei posti resi vacanti dalla scadenza della maggior parte degli incarichi attuali: «È una procedura standard - precisa il capo del Personale, Giovanni Bologna - che prevede di verificare se ci sono altre disponibilità e professionalità maggiori prima di rinnovare i vecchi incarichi». I contratti che assegnano le dirigenze durano normalmente da 2 a 7 anni (indipendentemente dall’assunzione a tempo indeterminato): la maggior parte, come detto, scade lunedì. Ma in questa fase si è inserita una direttiva che Crocetta ha emanato circa un mese fa e che prevede il taglio a questi stessi 1.800 dirigenti del 20% del salario accessorio. Una misura che non potrebbe attuarsi senza un confronto con i sindacati e una revisione contrattuale. Motivo per cui la Valenti ieri ha portato in giunta il nuovo piano: «Se avessimo rinnovato subito i contratti in scadenza - ha detto l’assessore -, non avremmo potuto tagliare i compensi perchè la contrattazione con i sindacati durerà qualche mese e nel frattempo avremmo dovuto riproporre i vecchi livelli retributivi». Per evitare quindi di confermare per 2 o 7 anni le vecchie indennità accessorie, la Valenti ha deciso di prorogare gli attuali incarichi di tre mesi: «Nel frattempo sono già state date all’Aran, l’Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego, le direttive per convocare i sindacati e concordare la riduzione del salario accessorio. Da qui prevediamo di risparmiare dagli 8 ai 10 milioni». Il salario accessorio è una parte della busta paga che non è uguale per tutti i dirigenti intermedi: a seconda dell’ufficio che guidano può valere da 0 a 3.863 euro lordi all’anno, da 3.863 a 15.494 euro lordi all’anno o, al massimo, 23.340 euro all’anno. Il risparmio del 20% va calcolato su questa base. Mentre i dirigenti generali, sempre per la stessa decurtazione, perderanno all’atto della firma del nuovo contratto il 20% di 51 mila euro annuali. E i capi di gabinetto hanno un salario accessorio da 43.899, anche questo da tagliare del 20%. «Completata questa fase - ha concluso l’assessore - riassegneremo gli incarichi da dirigente intermedio facendo in modo che almeno il 30% delle postazioni attuali venga cambiata. È una direttiva voluta da Crocetta per rinnovare l’assetto degli assessorati». Giovanni Bologna ha invece già firmato la circolare che permette a ogni dirigente di trasferire i dipendenti. È la prima parte dell’attuazione di una legge varata mesi fa, che punta ad abolire la procedura dell’atto di interpello (cioè la richiesta a ogni dipendente di accettare il trasferimento). Questa prima circolare prevede che «per esigenze tecniche, organizzative e produttive i dipendenti sono tenuti a effettuare la prestazione in luogo e sede diversi a prescindere da istanze specifiche dell’interessato». Questo primo provvedimento consente la mobilità d’ufficio all’interno di uffici di uno stesso assessorato: il caso simbolo è dalle Motorizzazioni al dipartimento Trasporti. «A gennaio - conclude Bologna - arriverà la circolare attuativa che estenderà i trasferimenti d’ufficio anche da un assessorato all’altro».

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