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Guerra delle tessere nel Pd

A denunciare il rischio di una moltiplicazione delle tessere è l’area Bersani. La tesi è che i circoli direttamente riconducibili ad alcuni big abbiano compilato in questi giorni tessere con data 2011, iscrivendo simpatizzanti che alle primarie dovrebbero sostenerli

PALERMO. A tre giorni dalle primarie, nel Pd scoppia la guerra delle tessere. Gli iscritti del 2011 al partito, i soli che hanno diritto a votare insieme a quanti si sono espressi anche alle primarie per indicare il candidato premier, si sarebbero moltiplicati negli ultimi giorni. Da qui un ricorso e la convocazione d’urgenza della commissione di garanzia. E così anche la consultazione per scegliere i candidati alle Politiche del 24 febbraio si trasforma in uno scontro fra correnti.
A denunciare il rischio di una moltiplicazione delle tessere è l’area Bersani. La tesi è che i circoli direttamente riconducibili ad alcuni big abbiano compilato in questi giorni tessere con data 2011, iscrivendo simpatizzanti che alle primarie dovrebbero sostenerli. Alessandra Siragusa, deputato uscente in corsa alle primarie, sta preparando un ricorso alla commissione di garanzia: «Gli iscritti del 2011 a Palermo non sono mai stati registrati. Non c’è una anagrafe. E siccome la cifra che si sta ufficializzando è molto elevata, si può pensare che molte tessere non siano state fatte nel 2011 ma adesso. Così si rischia di immettere nel partito tesserati con diritto di voto».
La regola che a votare per scegliere i candidati alla Camera e al Senato possano essere solo gli iscritti del 2011 e quanti hanno votato alle primarie dello scorso 25 novembre è stata decisa a livello nazionale. Ma solo in Sicilia esisterebbero buchi nella certificazione dei tesserati. E infatti Tonino Russo, altro deputato uscente in corsa alle primarie, rileva che «da Palermo solo il 20 dicembre è stato comunicato informalmente a Roma che gli iscritti sarebbero 4 mila circa. Ma il regolamento dice che a partire dal 17 dicembre si poteva consultare perfino l’elenco, cosa per noi impossibile».
Il dubbio che i numeri non tornino assale anche Bernardo Mattarella che ha scelto di non ricandidarsi all’Ars per tentare la via di Roma: «Il problema esiste. Il risultato di queste consultazioni tanto attese dall’opinione pubblica potrebbe essere inficiato da blocchi di tessere consegnate quando queste primarie erano già state indette e dunque fuori tempo massimo. Bisogna far votare solo chi è stato effettivamente iscritto nel 2011». Un’iscrizione che non è gratuita e costa, anzi, 15 euro: la metà dei quali resta ai circoli e l’altra metà va alla segreteria provinciale (solo un euro e mezzo va alla segreteria regionale). E proprio sui circoli, una galassia che fa capo al partito ma anche a singoli politici, si addensano i dubbi.
Da più più parti sono piovute perplessità alla commissione di garanzia. E per questo motivo il presidente Nino Vassallo ha scritto al segretario regionale Giuseppe Lupo informando della necessità di convocare per oggi una riunione urgente. «Sì - conferma Lupo - sono giunte segnalazioni da più parti. Quello del tesseramento è un problema che riguarda un po’ tutte le province. Sono sicuro che la commissione di garanzia farà chiarezza in tempo».
Gli unici a non protestare, a Palermo, sono gli uomini della corrente di Antonello Cracolici. E a sua volta l’ex capogruppo all’Ars attacca: «Ci sono organismi nati per valutare la regolarità delle tessere. Mi sembra un ricorso ridicolo, fatto solo per il gusto di fare polemica in ogni caso». Cracolici si è tuffato nella campagna elettorale per sostenere la corsa di Franco Ribaudo e Magda Culotta, due new entry contro i big uscenti: oggi tutti insieme terranno una convention alle 17,30 all’Astoria Palace. Intanto Cracolici rilancia: «Vorrei ricordare che a Palermo per le primarie che hanno incoronato Bersani hanno votato 28 mila persone mentre gli iscritti sono 4 mila. È logico prevedere che la seconda categoria sia contenuta pienamente nella prima».
E proprio in quest’ottica Tonino Russo avanza una proposta: «Si faccia votare solo chi si è recato ai gazebo il 25 ottobre». Ma la soluzione, con poco tempo a disposizione per decidere, potrebbe non essere facile. A pochi giorni dalle primarie per le Politiche, secondo l’area Bersani si sarebbero moltiplicati gli iscritti.

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