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Stipendi al top per tutti i dirigenti durante il governo Lombardo

Nei dipartimenti e negli uffici speciali è stato corrisposto il massimo del salario accessorio, pari a 51.646 euro, sebbene il contratto permetta di partire dalla quota minima di 30.987 euro. A conti fatti, applicando la quota più bassa la Regione avrebbe risparmiato, 557 mila euro all'anno, oltre 2 milioni nei quattro anni dell’ex presidente

PALERMO. Salario accessorio e indennità di risultato. Sono queste le due voci che alla Regione siciliana, gestite in modo discrezionale dalla politica e dai superburocrati, hanno finito per ingrassare la busta paga di direttori generali e di centinaia di dirigenti su una platea di oltre 1.800 persone. Su questi emolumenti, previsti dal contratto dei dirigenti ma erogati non in base alle fasce di inquadramento (prima, seconda e terza) ma in base al dimensionamento degli uffici dove prestano servizio i singoli burocrati (lo prevede una legge dell'ex governatore Cuffaro), il governo di Rosario Crocetta ha acceso i fari nel tentativo di quantificare il costo complessivo e di rompere il meccanismo che finora si è basato su logiche di appartenenza e clientelari.       
A tutti i direttori generali nominati dall'ex governo Lombardo nei dipartimenti e negli uffici speciali, come risulta dalle retribuzioni controllate dall'ANSA, è stato corrisposto il massimo del salario accessorio, pari a 51.646 euro, sebbene il contratto permetta di partire dalla quota minima di 30.987 euro. A conti fatti, applicando la quota più bassa la Regione avrebbe risparmiato, 557 mila euro all'anno, oltre 2 milioni nei quattro anni di governo Lombardo. Non solo. Anche la cosiddetta indennità di risultato è stata erogata nella misura massima prevista, 15.494 euro. Difficile stabilire in base a quali criteri siano stati «premiati» i direttori, alla luce dei 6 miliardi di euro di fondi Ue non utilizzati, come ha denunciato più volte Crocetta che ha già rimosso i dirigenti esterni.

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