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Giunta, prime spine per Crocetta

Il presidente della Regione accelera con Pd e Udc per trovare un accordo sulle nomine degli assessori. E oggi incontro con Battiato che potrebbe essere superconsulente anziché membro dell’esecutivo

PALERMO. Entro domani dovrà trovare con Pd e Udc l’accordo sulla giunta. Già oggi sarà al lavoro per ritagliare un ruolo diverso a Franco Battiato e trovare la strada amministrativa per le prime mosse annunciate. Per Rosario Crocetta si apre una due giorni decisiva.



I DIRIGENTI
Sul tavolo del presidente c’è ancora il nodo della sostituzione dei dirigenti che meno risultati hanno portato sul fronte della spesa dei fondi europei. Il presidente ha fatto un chiaro riferimento a Felice Bonanno, Marco Salerno e Ludovico Albert ma poi all’annuncio della loro sostituzione non è seguito l’atto amministrativo. Secondo gli uffici di Palazzo d’Orleans è un fatto di prudenza: per una manovra tanto delicata servirebbe il supporto di una delibera di giunta. E la giunta ancora non c’è. Tra l’altro, il presidente si troverebbe a decapitare il vertice della Programmazione a 15 giorni dalla scadenza del termine per spedire a Bruxelles le carte con cui si spera di salvare almeno 600 milioni di fondi europei: il presidente ha dunque optato per non bloccare adesso la macchina amministrativa.

IL NODO BATTIATO
Oggi Crocetta incontrerà a Palermo Franco Battiato. Il cantautore ha detto in varie interviste di vivere il ruolo da assessore «come un incubo». Potrebbe chiedere a Crocetta di rivedere l’ampiezza del suo incarico. E per questo ieri i tecnici di Palazzo d’Orleans hanno studiato varie soluzioni amministrative: una prevederebbe che Crocetta tenga per sè la delega al Turismo (o la affidi a un tecnico), assegnando a Battiato una superconsulenza gratuita solo per la gestione dei grandi eventi. Ma Crocetta anche ieri ha smentito il passo indietro di Battiato.

I DUBBI SULLA GIUNTA

Dopo aver annunciato che entro sabato nominerà gli otto assessori mancanti, domani il presidente riunirà a Roma i vertici di Udc e Pd. Ieri è filtrata l’indiscrezione secondo cui Crocetta vorrebbe in giunta Pino Apprendi e preferirebbe escludere Luigi Cocilovo, indicato dall’area D’Antoni. Ma il segretario Giuseppe Lupo smentisce frizioni: «Il Pd non ha ancora avanzato alcuna indicazione. E bisognerebbe anche valutare se Cocilovo è disponibile a fare l’assessore». Lupo ieri ha pranzato con Crocetta rinnovando il sostegno del partito sul piano politico e su quello amministrativo: «Dai giornalisti ai dirigenti, sosteniamo tutte le sue prime mosse». Uno dei nodi fondamentali per chiudere le trattative riguarda la scelta del presidente dell’Ars. L’indicazione toccherebbe all’Udc che non l’ha ancora fatta. Il favorito sarebbe Giovanni Ardizzone ma se il partito di Casini optasse diversamente, e il deputato messinese venisse dirottato versa la giunta, si romperebbe l’intesa che prevede di non inserire nel governo deputati in carica. Non a caso, secondo Lupo, «non sono ancora stati definiti i criteri per l’indicazione degli assessori».


IL PARTITO DEL PRESIDENTE
Crocetta lavora anche alla formazione di un suo partito (oggi un vertice a Palermo) che avrà l’assetto di un movimento con un simbolo nuovo. Una mossa che punta a risultare decisiva alle Amministrative e anche alle Politiche per assegnare, in alleanza col centrosinistra, il premio di maggioranza al Senato. Un progetto su cui Crocetta si confronta spesso con Beppe Lumia. E che mira ad aggregare forze esterne alla coalizione: ieri Crocetta ha incontrato a Palazzo d’Orleans Mariano Ferro e gli altri leader dei Forconi comunicando l’intenzione di «mettere in campo nuove politiche per tutelare i prodotti siciliani e aiutare gli agricoltori».

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