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Crocetta: "Sarà una Regione a sette stelle"

Lo ha annunciato il presidente della Regione nel corso della conferenza stampa subito dopo il suo insediamento a Palazzo d'Orleans. In arrivo tagli, riduzioni di spese e fondi ai Comuni

PALERMO. Cita Pierpaolo Pasolini quando sosteneva "Io so. Ma non ho le prove"; promette "la nostra sarà una Regione a sette stelle, altro che cinque, con una politica basata sul rigore e sul taglio delle spese".

E' un Rosario Crocetta pieno di buone intenzioni quello che si presenta a Palazzo d'Orleans nella sala Alessi, che porta il nome di uno dei padri dell'autonomia, nel giorno del suo insediamento dopo la proclamazione avvenuta in mattinata in Corte d'Appello.

Giunge insieme al governatore uscente Raffaele Lombardo al quale regala un libro sulla pasticceria siciliana (qualcuno ricorda i cannoli offerti da Totò Cuffaro dopo la prima condanna che scatenarono polemiche e lo costrinsero alle dimissioni) e da cui riceve "un prezioso orologio che gli era stato donato dal sultano dell'Oman".

Il nuovo presidente ribadisce però che lo venderà per donare i proventi al Centro di padre Puglisi e alla scuola Falcone di Palermo."Intanto - dice - lo consegno al cerimoniale per evitare di perderlo". Poi annuncia che nel palazzo dove dormirà perché per il resto della giornata starà in giro, porterà "un crocifisso che mi é stato donato a Lampedusa e che è stato realizzato con il legno dei barconi dei migranti approdati nell'isola.

"Vorrei pure avere un pappagallo - ironizza - che ripeta 'basta manciugghia, basta manciugghia' ovvero basta corruzione". E proprio all'insegna della legalità il 28esimo presidente della Regione intende improntare la sua azione di governo. "Chiederemo il certificato antimafia a tutte le aziende che lavorano con la Regione". Ma la trasparenza deve anche coniugarsi con lo sviluppo dell'economia e l'occupazione.

"Il patto di stabilità, che va concordato col governo, non inciderà sulla spesa sociale e sarà previsto - sostiene Crocetta -, per la prima volta, all'interno del bilancio regionale. Voglio avviare una procedura con lo Stato per evitare il massacro sociale. L'operazione di rientro può essere fatta in due o tre anni ma non in un unico esercizio perché questo ucciderebbe l'economia".

E il Governatore promette per dare ossigeno ai comuni con i conti in rosso di erogare 42 milioni di euro. Intanto "saranno  subito nominati i commissari nelle amministrazioni che non hanno approvato il bilancio entro le date stabilite". Tra le emergenza collegate anche ai dissesti economici vi è quella dei rifiuti. "La Regione erogherà ai comuni 500 milioni di euro in cinque anni per ripianare i debiti accumulati e riportare così alla normalità la raccolta che ancora oggi presenta situazioni di emergenza in varie province. I Comuni avranno 20 anni di tempo per restituire le somme".

Altro capitolo dell'azione amministrativa sarà dedicato ai tagli. In dirittura d'arrivo dovrebbe esserci la chiusura delle tredici società partecipate della Regione, in liquidazione da anni."Un provvedimento che consentirà di risparmiare - sostiene Crocetta - un miliardo di euro". E ancora lo stop a consulenti e dirigenti esterni.

Inoltre niente più auto assegnate ad assessori e dirigenti, ma un parco di vetture in "car sharing" un cambiamento che produrrà di ridurre  del 20% i costi attuali del parco auto.

Seduta accanto a Crocetta c'é Lucia Borsellino, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia, alla quale è stata affidata la guida dell'assessorato alla Salute. Altro componente della giunta sarà il cantautore Franco Battiato che avrà la delega al turismo. Il presidente attende inoltre la risposta del sostituto della Dda della Procura di Caltanissetta, Nicolò
Marino al quale ha offerto un posto in giunta come assessore all'Energia. "Sta riflettendo", dice. Per gli altri nomi spiega: "Non sarò frettoloso nel fare una giunta che dovrà durare cinque anni e non sento alcun condizionamento politico".

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