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Crocetta, in giunta anche l'ex leader Cgil e il pm Marino

"Ho avuto carta bianca", ha detto il neopresidente dopo l'incontro a Roma con Bersani e Casini. Mariella Maggio e Nicolò Marino i nuovi nomi. Ma potrebbe slittare ancora la sua proclamazione prevista per domani

PALERMO. L'ex leader della Cgil siciliana, Mariella Maggio, e il pm della Dda di Caltanissetta Nicolò Marino potrebbero far parte della giunta del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, che ha già indicato alla Sanità Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso nella strage di via D'Amelio, e al Turismo il cantautore Franco Battiato.

Secondo indiscrezioni anche Concetta Raia e Linda Vanchieri potrebbero entrare nella squadra di governo del presidente. Raia, ex Cgil, è stata riconfermata deputato regionale ottenendo oltre novemila voti nel collegio di Catania, ed è la donna più votata alle regionali.
Il suo nome era stato proposto dal Movimento Cinque Stelle per la carica di presidente dell' Assemblea regionale. Vanchieri è una funzionaria della Confindustria di Caltanissetta impegnata sul fronte dell' internazionalizzazione delle imprese.

"Ho avuto carta bianca", ha spiegato il neogovernatore che stamattina ha ottenuto il pieno sostegno dopo l'incontro a Roma con Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini.
 
"Saremo l'unico governo in Italia - assicura Crocetta lasciando la sede del Pd - formato al 50 per cento da donne, Bersani e Casini hanno condiviso le mie scelte". "Si parla tanto di governi politici o tecnici, ma io dico perché non un governo di intellettuali? Io vorrei valorizzare gli intellettuali, quando hanno capacità di analisi e di parlare con la gente. Perché si governa con la gente", ha detto ancora il governatore della Sicilia che sulle alleanze ha spiegato: "Io proporrò un patto per il rigore, chiaro, per salvare la Sicilia. Chi ci sta lo potrà dire chiaramente, altrimenti andremo tutti a casa".

Intanto, però, potrebbe slittare ancora la sua proclamazione prevista per domani. Per completare la verifica dei voti, infatti, mancano ancora i dati del Tribunale di Agrigento, relativi alle liste provinciali. Subito dopo in Corte d'appello gli uffici elettorali procederanno alla verifica dei listini, quindi potrà avvenire la proclamazione di governatore e deputati.

Il ritardo nelle operazioni è stato determinato dallo stop dello straordinario al personale dei Tribunali, che ha provveduto alle verifiche nel normale turno di lavoro. In Sicilia si è votato il 28 ottobre, i dati definitivi sono stati comunicati nella notte tra il 29 e il 30 ottobre.

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