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Corsi di formazione ai cassintegrati

La Regioe dà il via libera al Ciapi di Priolo. Investiti diciassette milioni e mezzo. Ci sarà spazio per almeno quattromila soggetti usciti dal mercato del lavoro

PALERMO. Almeno quattromila cassintegrati siciliani troveranno spazio in nuovi corsi di formazione professionale retribuiti. Con l’obiettivo della riqualificazione di chi è uscito dal mercato del lavoro la Regione ha dato il via libera al Ciapi di Priolo per l’investimento di 17 milioni e mezzo (10 dei quali messi a disposizione dal fondo sociale europeo) nel progetto Spartacus, che darà spazio anche all’assunzione di decine di docenti.



Il via libera è arrivato in una delle ultime riunioni della giunta Lombardo, a pochi giorni dalle elezioni di domenica. E - si legge nella delibera - c’è anche l’opportunità di investire 10 milioni di fondi europei che altrimenti a fine anno rischiavano di essere restituiti a Bruxelles per mancato impegno. Il progetto si muove nell’ambito delle politiche attive del lavoro e in particolare attua una disposizione nazionale - spiega Egidio Ortisi, presidente del Ciapi di Priolo - che prevede di impiegare per la ricerca di nuovi posti la stessa somma impiegata per gli ammortizzatori sociali.

Ortisi è vicino al deputato uscente Mario Bonomo e all’area che ha creato la lista Mps/Fli, quella nata da una costola dell’Mpa e dalla fusione con i finiani. Il presidente del Ciapi di Priolo ha messo a punto un progetto che dovrebbe scattare fra fine e dicembre e gennaio: «Attiveremo corsi in tutta la Regione che dureranno almeno un anno e mezzo. Saranno destinati a circa 4 mila cassintegrati che riceveranno sia l’assegno dall’Inps che un contributo per la frequenza delle lezioni. La riqualificazione punterà sulla formazione in settore strategici come l’informatica, le lingue, la sicurezza sul lavoro e l’autoimprenditorialità». Ma soprattutto «Spartacus» darà spazio a decine di contratti a docenti che dovranno svolgere i corsi: «Capisco che in campagna elettorale un piano di questo genere si presta a strumentalizzazioni - ammette Ortisi - ma noi abbiamo deciso di affidare la selezione di questi posti a un bando da pubblicare sulla Gazzetta ufficiale europea. Sceglieremo personale in base alle richieste del mercato. Non selezioneremo docenti per corsi da estetista o parrucchiere».

La giunta ha potuto affidare il finanziamento da 17 milioni e mezzo al Ciapi di Priolo senza una gara pubblica grazie al fatto che recentemente la struttura è stata trasformata in organismo in house della Regione. La proposta di finanziare il piano è stata fatta alla giunta dallo stesso Lombardo, nella doppia veste di assessore al Lavoro ad interim e di presidente.

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