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Legge di Stabilità, i tagli per la Sicilia

Si mette la parola fine alla costruzione del Ponte sullo Stretto, arrivano altri sacrifici per 1,5 miliardi a carico della Sanità. Buona parte delle riduzioni di spesa previste dalla bozza entrata ieri sera in Consiglio dei ministri, è a carico degli enti locali e delle amministrazioni periferiche

ROMA. Aumentano di un miliardo i tagli a carico delle Regioni a Statuto speciale, si mette la parola fine alla costruzione del Ponte sullo Stretto, arrivano altri sacrifici per 1,5 miliardi a carico della Sanità. Buona parte delle riduzioni di spesa previste dalla bozza di legge di Stabilità entrata ieri sera in Consiglio dei ministri, è a carico degli enti locali e delle amministrazioni periferiche. Queste le principali norme annunciate.
TAGLI PER REGIONI AUTONOME E SICILIA. Secondo anticipazioni d'agenzia sulla bozza della legge, vengono aumentati di 1 miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le Regioni a Statuto speciale. A luglio erano stati stabiliti tagli per 600 milioni per il 2012, per un miliardo e 200 milioni nel 2013 e per un miliardo e 500 milioni nel 2014. Inoltre la nuova legge chiederebbe un ulteriore risparmio di 500 milioni alle regioni autonome e ridurrebbe rispettivamente di 500 e 200 milioni le risorse del fondo perequativo di Sicilia e Sardegna nei confronti dei propri comuni e delle proprie province.
TRECENTO MILIONI PER NON FARE IL PONTE. Stanziati trecento milioni per pagare le penalità contrattuali per il Ponte sullo stretto di Messina, «per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge».
SANITÀ: 1,5 MILIARDI IN MENO. Ancora sacrifici per la sanità. In arrivo tagli da 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi e dispositivi medici. Il risparmio si ottiene portando dal 5 al 10%, a partire dal 2013, il taglio, già introdotto con la spending review, dei contratti in essere per l'acquisto di beni e servizi (esclusi i farmaci), mentre il tetto di spesa per l'acquisto di dispositivi medici è abbassato dal 4,9 al 4% nel 2013 e dal 4 al 3,9% nel 2014. Malumori nel Pd. Il senatore Marino: «Tagli alla sanità non votabili».
VENDITA DEI BENI IMMOBILI. Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli ha anticipato che la legge punta alla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari e a pagamenti più rapidi della pubblica amministrazione.
STOP A NUOVI IMMOBILI. Deciso lo stop all'affitto e all'acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, e all'acquisto e al leasing di autovetture. Stretta anche per l'acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
TRASPORTO PUBBLICO. Stanziato un miliardo e seicento milioni, dal 2013, per il trasporto pubblico locale.
COMUNI. Il fondo di rotazione per i comuni in condizioni di pre-dissesto viene rifinanziato nel 2013 per 130 milioni di euro.
TAV. Per studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, arrivano 160 milioni nel 2013, 100 milioni nel 2014 e di 530 milioni nel 2015.
FERROVIE. Previsti 500 milioni per il 2013 per il finanziamento degli investimenti per la rete infrastrutturale ferroviaria nazionale e 300 milioni per la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria.
STRADE. Trecento milioni nel 2013 per assicurare la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria della rete stradale inseriti nel contratto tra il ministero delle infrastrutture e l'Anas.

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