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Micciché: da giovane ho provato droghe pesanti

Il leader di Grande Sud: "Ai ragazzi dico di non farlo". Rivela poi di non essere mai andato ad escort "Berlusconi invece qualche volta credo di sì". E aggiunge: "Fosse per me legalizzerei anche la prostituzione"

PALERMO. "Da giovane ho fumato qualche canna, ma una volta mi andò via la testa a tal punto da spaventarmi quindi dissi basta. Da allora fumo solo sigarette, ma sono a favore della legalizzazione delle droghe leggere. Una legalizzazione controllata toglierebbe forza alla mafia e allo spaccio".
Lo dice Gianfranco Micciché, leader di Grande Sud e candidato alla presidenza della Sicilia, intervistato su Radio 24 nel programma La zanzara. Alla domanda 'ma lei ha mai provato droghe pesanti?', Micciché risponde: "Da giovane sì mentre quella storia che uscì fuori quando ero al ministero risultò completamente falsa. Non rinnego nulla di quello che ho fatto, ma oggi direi ai ragazzi di non farlo".
Micciché rivela poi di non essere mai andato ad escort "Berlusconi invece qualche volta credo di sì". E aggiunge: "Fosse per me legalizzerei anche la prostituzione, inimmaginabile che oggi ci sia ancora questo spettacolo con poca sicurezza per chi vi lavora e che è in mano alla criminalità".
Circa l'accordo raggiunto con il presidente della Regione Raffaele Lombardo, che ha deciso di sostenere la sua candidatura, il leader di Grande Sud osserva: "Abbiamo litigato spesso è vero, ma anche Pd e Udc se ne sono date di santa ragione e adesso sono insieme. Lo hanno fatto tutti i partiti politici nella storia italiana. Non vedo il problema, gli elettori se ne fregano di queste cose". "Io ho fatto di tutto per tenere unito il centrodestra - dice ancora Micciché - ma non ce l'ho fatta. Diciamo che i dirigenti del Pdl in Sicilia non sono granché, non hanno grandi capacità politiche e lo hanno dimostrato".

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