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Dai consulenti agli affitti: la Regione fa i primi tagli

Il documento sulla revisione della spesa prevede sforbiciate alle consulenze, al numero di autoblù e alle spese per le forniture. E potrebbero comportare un risparmio complessivo che oscillerebbe tra i 50 e i 60 milioni entro fine anno. L'ok definitvo previsto per martedì

PALERMO. C'è l'intesa della giunta sul testo, ma l'ok definitivo sulla spending review arriverà martedì nel corso della prossima riunione. Intanto, restano bloccati i contributi per i teatri, per i 600 spettacoli del Circuito del Mito e per gli stipendi dei forestali, ma anche il cofinanziamento che consente di accedere ai fondi europei per i corsi di Formazione professionale è in bilico.
Il documento sulla revisione della spesa prevede tagli alle consulenze, al numero di autoblù e alle spese per le forniture. Le misure per la rimodulazione del personale, disposte dall'assessorato all'Economia, potranno essere adottate, invece, al termine del confronto con i sindacati. Il via ai tagli scatterà dal primo ottobre. E potrebbero comportare un risparmio complessivo che oscillerebbe tra i 50 e i 60 milioni entro fine anno. Nel triennio 2012-2014, invece, il risparmio previsto potrebbe toccare i 400 milioni.
L'assessore Gaetano Armao, però, avverte: «Le verifiche potranno essere fatte solo a consuntivo». Ma se il provvedimento fosse stato approvato in aula, secondo la ragioneria, la Regione avrebbe potuto risparmiare anche 100 milioni per l'anno in corso. Quasi il doppio. La sforbiciata partirà dalle spese di acquisto di beni e servizi. Un taglio che non può essere inferiore al 20 per cento della somma spesa nel 2011. Saranno ridotti del 20 per cento anche i canoni di locazione degli immobili in uso dalla Regione. Dal 2013, invece, partirà il taglio alla spesa relativa al noleggio e alla manutenzione degli autoveicoli in possesso dell'amministrazione, che attualmente sono 71. La spesa per questa voce dal 2013 verrà dimezzata.
E il parco macchine dovrà essere ridotto del 30 per cento. La stretta sulle autovetture di servizio riguarda anche il presidente della Regione e gli assessori. Potranno essere utilizzate solo per esigenze di servizio. Il personale che risulterà in esubero, ma che ha svolto finora le mansioni di autista, sarà impiegato in mansioni differenti. Il giro di vite riguarderà anche le consulenze. Un solo consulente potrà essere nominato da ciascuno dei 12 assessori. Nelle partecipate, invece, le nomine degli esperti, come le attività di propaganda, dovranno essere sottoposte all'autorizzazione del dipartimento che vigila sull'azienda in rapporto ai parametri imposti dal patto di stabilità. Le società di cui la Regione detiene quote non potranno inoltre attribuire incarichi nei Cda a dipendenti dell'amministrazione in pensione. Mentre il numero di cellulari, tablet e dei relativi contratti telefonici non dovrà essere superiore al 30 per cento del numero complessivo dei dirigenti.
Un risparmio corposo dovrebbe derivare dal budget per il funzionamento degli uffici alle dirette dipendenze degli assessori e della Presidenza. Una voce per la quale è prevista una riduzione di 10 milioni nel 2013 e di 15 milioni negli anni successivi. Cambierà anche l'organigramma. Non potranno lavorare lì più di 10 dipendenti e tre dirigenti. A coordinarli sarà un dirigente con almeno 15 anni di anzianità. Con una delibera di giunta le loro indennità dovranno essere ridotte del 10 per cento rispetto a quelle percepite finora.
Saranno riorganizzati anche gli uffici periferici della Regione e verranno raccolti in un'unica sede su base provinciale. Le spese di funzionamento così potranno essere ridotte del 15 per cento. Al momento, invece, in attesa del confronto con i sindacati, è stata congelata la riduzione del 5 per cento della spesa per il personale. «Si è deciso di procedere non con tagli lineari – afferma l'assessore Armao - ma con interventi selettivi per migliorare la produttività delle diverse articolazioni dell'amministrazione».

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