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Crocetta, sì all'alleanza con i Finiani

Anche Cascio in pressing su Fli. La Prestigiacomo insiete sul nome di Miccichè. Granata: siamo incompatibili col Pdl ma no ai veti su Lombardo

PALERMO. «Apprezzo l’apertura di Fabio Granata e a lui dico che bisogna fare un fronte degli onesti». L’appello di Rosario Crocetta all’esponente di Futuro e Libertà rappresenta il tentativo dell’asse Pd-Udc di ricucire la distanza con il Nuovo Polo dopo aver chiuso la porta a Lombardo. Ma proprio da questo veto passa il possibile accordo con Fli: «Crocetta - ha scritto Fabio Granata sul suo blog - dovrebbe dismettere perimetri asfittici, schemi precostituiti a tavolini o veti riferiti al passato e aprire, come sa fare, al futuro».



È la svolta dei finiani verso sinistra in vista delle prossime regionali. Scelta che chiuderebbe la porta ai tentativi di Francesco Cascio di ricucire l’asse col Nuovo Polo. «Da parte mia - spiega Granata - non c’è alcun veto sulle persone, ho un buon rapporto con Cascio e Miccichè, ma pensando alla macchina del fango verso il presidente Fini, ai due anni di feroci polemiche, alla rottura con i berlusconiani nata proprio in Sicilia, è chiaro che ci sono delle incompatibilità politiche e dei valori che ci separano».



È una linea sposata anche dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, che con i fedelissimi nell’Isola avrebbe concordato una linea ben precisa: o corriamo con Crocetta, o andiamo da soli proponendo o Granata o Massimo Russo. Il punto di incontro per Fli sono i programmi: stop ai termovalorizzatori, tutela del territorio, applicazione del codice etico antimafia e anticorruzione sulla formazione delle liste. Ma nel percorso di riavvicinamento a Crocetta resta il nodo Lombardo. Sia Fli sia il Partito dei siciliani, l’evoluzione politica dell’Mpa di Raffaele Lombardo, puntano a rinsaldare il rapporto in vista delle elezioni nazionali del prossimo anno. In questo senso, le aperture degli autonomisti Giovanni Pistorio e Nicola D’Agostino a Cascio sarebbero esclusivamente «tattiche», per spingere Crocetta a riaprire il dialogo. E in effetti almeno i contatti tra democratici e finiani sono costanti. Se Crocetta può far leva sui buoni rapporti con Granata, nel Messinese studiano una soluzione il coordinatore regionale Carmelo Briguglio e Francantonio Genovese, esponente dell’area Innovazioni del Pd. Ma Fli deve fare i conti con la chiusura di Pd e Udc a Lombardo. E allora ecco che Granata si espone in prima persona e si fa interprete della mediazione con Crocetta: «Io sono candidato e ho una storia fatta di credibilità. Sono disponibile a confrontarmi con facce e programmi credibili senza pregiudizi».



Le nuove difficoltà di dialogo col Nuovo Polo e i malumori verso Miccichè, hanno messo in allarme il centrodestra. «L’attesa ci indebolisce e scoraggia» ha detto il deputato del Pdl Salvino Caputo. E intanto Grande Sud si mobilità in favore del suo leader, che ieri ha aperto «a tutte le forze politiche csenza pregiudiziali e senza veti verso nessuno». L’ex ministro Stefania Prestigiacomo ieri ha lanciato un nuovo appello all’unità del centrodestra: «Corriamo il rischio - ha detto - di aprire il campo alla vittoria di un centrosinistra diviso e frammentato. Resto convinta che la candidatura di Miccichè sia la più autorevole e qualificata». E in favore di Miccichè è intervenuto l’ex assessore Michele Cimino, per il quale «la sua candidatura è scomoda alle lobby finanziarie», mentre per la coordinatrice nazionale Costanza Castello è «ignobile che il Pdl affronti i suoi problemi attaccando Miccichè». E per l’onorevole Nino Germanà «dopo l’indicazione di Berlusconi sulla candidatura di Miccichè, metterla in discussione significa solo volerla indebolire, anchese resta comunque forte e vincente».
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