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Cascio salva il ddl bloca-nomine

Il presidente dell’Ars ha iscritto il testo all'ordine del giorno dell'aula di domani. "Il voto di stamane in commissione Affari istituzionali non ha concluso l'iter dell'esame del testo in quella sede, dal momento che manca ancora il voto finale per il quale è necessaria una maggioranza qualificata"

PALERMO. "Il voto di stamane in commissione Affari istituzionali non ha concluso l'iter dell'esame del testo in quella sede, dal momento che manca ancora il voto finale per il quale è necessaria una maggioranza qualificata. Dunque, conformemente a quanto stabilito dalla scorsa conferenza dei capigruppo, il ddl 'blocca-nomine' sarà iscritto all'ordine del giorno della prossima seduta d'aula". Lo ha detto, intervenendo a Sala d'Ercole, il presidente dell'Ars Francesco Cascio.
Questa mattina in commissione il ddl era stato di fatto "affossato" con l'approvazione di un emendamento del capogruppo di Fli Livio Marrocco che chiedeva di sopprimere l'articolo 1 (il ddl è composto da un unico articolo).
Ma non si è trattato di un "voto finale" sul ddl: da qui la decisione della presidenza dell'Ars di "prelevare" il testo non ancora formalmente bocciato dalla commissione, e sottoporlo all'aula di domani. In pratica la presidenza dell'Ars ha "salvato" il ddl blocca-nomine facendo leva su quando deciso nella conferenza dei capigruppo della scorsa settimana, che aveva stabilito di iscrivere all'ordine del giorno dell'aula di domani il ddl, se entro oggi non fosse arrivata una decisione finale della commissione.
Polemico l'interveto del presidente della commissione Affari istituzionali, Riccardo Minardo, che rivolgendosi a Cascio ha detto: "Presidente, lei non può ignorare il voto della commissione, non si può mettere all'ordine del giorno dell'aula un ddl bocciato dalla commissione".

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