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Boccata d'ossigeno ai cassintegrati: partono i pagamenti

Ad annunciarlo l'assessore regionale al Lavoro, Beppe Spampinato. "Grazie ai 14 milioni erogati dalla Regione nei giorni scorsi, adesso i pagamenti delle indennità tornano ad essere a regime"

PALERMO. «Grazie ai 14 milioni erogati dalla Regione nei giorni scorsi, adesso i pagamenti delle indennità di cassa integrazione sono nuovamente a regime». Ad annunciare la boccata d’ossigeno per l’economia siciliana è l’assessore regionale al Lavoro, Beppe Spampinato, che prova così a rassicurare i 20 mila lavoratori interessati dall’emergenza fondi, a pochi giorni dalla manifestazione dei sindacati contro il blocco dei pagamenti. In sostanza, nel momento in cui la Regione ha saldato il contenzioso con l’Inps, l’ente di previdenza avrebbe iniziato ad anticipare le somme per le indennità. «Inoltre - spiega sempre Spampinato - sono ripartite le trattative tra aziende e sindacati che consentono ai lavoratori di usufruire degli ammortizzatori sociali».


La tensione, però, resta altissima. Il buco stimato dal governo sarebbe di 240 milioni di euro. Il 12 luglio, a Palermo, Cgil, Cisl e Uil manifesteranno per chiedere maggiori risorse da Roma. L’indomani, nella capitale, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, incontrerà i rappresentanti delle regioni italiane, Sicilia compresa: all’ordine del giorno il nodo della cassa integrazione. Giorgio Tessitore e Maurizio Bernava della Cisl ricordano che «bisogna trovare almeno altri 100 milioni e aprire un tavolo a parte sulla formazione». Per Claudio Barone della Uil «adesso si apre a Roma la partita più difficile che vedrà la Regione impegnata nella ricerca di nuove risorse». Il conto alla rovescia è iniziato perché le nuove somme a disposizione non dovrebbero durare a lungo. E nell’Isola il quadro appare più che mai drammatico.



Palermo


Sono 4.800 i lavoratori che hanno usufruito di cassa integrazione in deroga nei primi sei mesi dell’anno, in tutti i settori produttivi, per un totale di 2.830.675 ore. Tra le aziende coinvolte alcuni marchi storici del commercio in città: Max Service, Elektromarket Li Vorsi srl, Fortuna '73, Brico Arrigo, Coop 25 aprile.



Ragusa


La provincia iblea è terza in Italia dietro a Siracusa e Messina con 128 mila ore autorizzate (sia ordinaria che in deroga) di cui 9.048 ore di cassa integrazione straordinaria, segno di un forte malessere. Sono 589 i lavoratori coinvolti. La crisi sta colpendo maggiormente i settori dell’industria e dell’edilizia con un incremento del 352 per cento.



Agrigento


Complessivamente l’Inps di Agrigento, diretta da Gerlando Piro, ha già autorizzato nell’anno in corso 207.680 ore di cassa integrazione ordinaria. Nello stesso periodo dell'anno scorso, da gennaio al maggio del 2011, ne furono autorizzate 182.125 ore. A pagare il prezzo più alto anche in questo caso è l’edilizia.



Trapani


Negli ultimi 5 anni, a Trapani, sono circa 1.300 coloro che hanno perso il posto di lavoro. Lista destinata ad allungarsi, dicono i sindacati. Oggi ci sono i 59 operai dei Cantieri navali in cassa integrazione: per mesi hanno occupato la petroliera «Marettimo M.». A questi si affiancano i 43 lavoratori della «Redax». Sessantuno sono i cassintegrati del gruppo «Grande Migliore».



Siracusa


Secondo Cgil, Cisl e Uil in provincia di Siracusa sono 1.200 le procedure di cassa integrazione in deroga che attendono di essere finanziate ancora da parte della Regione. Il dato fa riferimento per 800 unità alle procedure che riguardano il settore metalmeccanico che ruota intorno al polo petrolchimico di Priolo, Melilli ed Augusta e riguarda trenta aziende dell’indotto. Proprio il settore metalmeccanico risulta essere quello più colpito dalla crisi con 2.500 operai usciti dal circuito produttivo e ben 330 aziende costrette alla chiusura. Il dato relativo alle procedure di ordinaria si attesta in 820 unità e per la cassa integrazione straordinaria in 960.

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