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Pdl, la sfida di Castiglione: "Vado avanti, e le primarie si faranno"

Il coordinatore regionale rilancia la sua candidatura e alla pausa di riflessione imposta dai vertici nazionali risponde con una decisa accelerazione. Tutti gli scenari possibili

PALERMO. Giuseppe Castiglione non ci sta. E alla pausa di riflessione imposta dai vertici nazionali al cammino delle primarie in Sicilia risponde con un’accelerazione: «Andiamo avanti. Sono uno strumento che si sta mettendo in campo in tutta Italia e che il coordinamento regionale ha deliberato all’unanimità». Castiglione ha annunciato anche la propria candidatura. Mercoledì però ha partecipato a un vertice a Roma con Alfano e gli altri due coordinatori - Nania e Misuraca - concluso con l’annuncio di una pausa di riflessione su questa proposta (il tempo è poco visto che si vota il 28 ottobre), che potrebbe lasciare spazio all’indicazione di un candidato da parte di Alfano.


«Entrambi gli scenari sono possibili» ha detto Misuraca. Ma a Palermo la pausa di riflessione è stata letta come un successo dell’area che spinge Francesco Cascio alla candidatura. Anche per questo motivo Castiglione rilancia: «Stiamo già preparando il regolamento. Le primarie si svolgeranno l’ultima settimana di luglio o la prima di settembre. Da qui parte il rilancio dell’iniziativa politica. Non escludo di convocare di nuovo il coordinamento per sottoporgli la proposta di regolamento». Sarebbe una conta dentro il partito. E in questo scenario Castiglione raccoglie il sostegno alla sua linea del capogruppo all’Ars, Innocenzo Leontini, e del Pid. Due aree che insieme stanno realizzando un listone civico che vedrà proprio la candidatura alle primarie di Leontini. «Senza primarie - si legge in un documento firmato da Leontini, Maira, Beninati, Edoardo Leanza, Mancuso, Caronia, Salvatore Cascio e Cordaro - è difficile costruire una coalizione fondata su regole e pari diritti. Si potrebbero fare a settembre, se a luglio fossero impraticabili. Tra l’altro ciò permetterebbe di avere una coalizione definitiva».


Ma soprattutto il listone fa sapere che «escludere le primarie significa rompere con noi». A questo punto ad Alfano toccherà mediare fra l’area palermitana che non vuol saperne delle primarie e l’area orientale del partito che è pronta alla rottura su questo tema. Sulla bocciatura delle primarie è d’accordo Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud: «A me non piacciono le primarie. Ma intanto ci dicano qual è la coalizione, perchè non si capisce  bene ». Dalle primarie si è tirato fuori il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che era stato indicato dall’area La Russa. Nella mischia entra un nuovo candidato: Gaspare Sturzo, magistrato, nipote di don Luigi, correrà col movimento «Liberi e forti». Gia. Pi.

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