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Consiglio comunale di Palermo, il nodo della presidenza

In lizza tanti nomi, da Totò Orlando a Piccione e Mangano. Il successore di Alberto Campagna dovrà essere indicato entro metà luglio, prima dell'insediamento del nuovo consiglio

PALERMO. Dopo la proclamazione del nuovo consiglio comunale avvenuta stamattina alla fine della lunga verifica dei verbali elettorali, adesso la partita per la presidenza di sala delle Lapidi entra nel vivo. I nomi nella rosa sono tanti e non sono esclusi colpi di scena.
Il successore di Alberto Campagna dovrà essere indicato entro metà luglio, prima dell'insediamento del nuovo consiglio. Due gli scenari sul tavolo. Il primo porta in casa Idv. Il partito ha 30 consiglieri, sui 50 complessivi. E' il vincitore delle elezioni, dunque tutto fa pensare che il presidente sia espressione del gruppo. Del vecchio consiglio gli unici Idv riconfermati sono Salvatore Orlando e Aurelio Scavone. Orlando é il consigliere più votato (oltre 1.500 preferenze, quasi il doppio del secondo classificato), sua la firma sulla delibera per la revoca delle concessioni all'Autorità portuale appena approvata e sue le battaglie contro l'ex management dell'Amia che mangiava aragoste e gamberoni a Dubai a spese dell'azienda e contro la passata gestione Gesip.
Dalla sua Scavone, invece, ha la lunga militanza a fianco di Leoluca Orlando. Ma nell'Idv altri scalpitano, come Alberto Mangano e Nadia Spallitta: il primo, ex Verdi e vicino alla sinistra ecologista, la seconda in passato a fianco di Rita Borsellino, poi transitata in Sel, da cui è fuoriuscita per non avere condiviso la scelta del partito di Vendola di appoggiare Fabrizio Ferrandelli contro Leoluca Orlando. Proprio la scelta di Mangano e Spallitta di non candidarsi con Sel ha impedito al partito di superare lo sbarramento elettorale, rimanendo fuori da sala delle Lapidi.
Poi c'é il secondo scenario. Scatta in caso di accordi con Pd e Udc. In questo caso, sono due i nomi che circolano: Teresa Piccione e Giulio Cusumano. Piccione è sponsorizzata dal segretario regionale dei democratici, Giuseppe Lupo, che sta lavorando proprio con Idv per tentare di costruire l'alleanza per le regionali. Un gradino più sotto c'é Cusumano, ex assessore della giunta di Diego Cammarata e le cui ambizioni però sono legate al dialogo tra Idv e Udc. Ma fonti vicine a Leoluca Orlando non escludono un terzo scenario: un volto nuovo, una giovane promessa da lanciare come segno di rinnovamento.

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