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Pd, via libera alla mozione di sfiducia contro Lombardo

Il documento è stato approvato a maggioranza dalla direzione regionale, tre i voti contrari e un astenuto. Il partito cercherà di trovare una intesa con l'Udc sulla mozione

PALERMO. La direzione regionale siciliana del Pd ha approvato un documento che impegna il gruppo parlamentare a presentare la mozione di sfiducia al governo di Raffaele Lombardo. Il documento è stato approvato a maggioranza, tre i voti contrari e un astenuto. Il Pd cercherà di trovare una intesa con l'Udc sulla mozione.


È passata dunque la linea del segretario regionale Giuseppe Lupo, secondo cui la mozione di sfiducia «è la svolta finale per sancire definitivamente la chiusura della stagione del governo Lombardo». In vista delle elezioni regionali anticipate, che dovrebbero svolgersi nel prossimo autunno, il documento auspica una «alleanza che parta dal centrosinistra, aperta ai moderati»


CRACOLI: "ROTTURA UFFICIALE" - «Oggi si è formalizzata la rottura politica nel rapporto fra il Pd e Lombardo, dopo che avevamo già sancito la conclusione del sostegno al governo tecnico. Questa rottura arriva anche a seguito degli atti compiuti da Lombardo all'indomani della recente assemblea regionale del Pd, con la scelta dei nuovi assessori e le nuove nomine». Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo dei
democratici all'Ars, a proposito dei lavori della direzione regionale del partito, che si è riunita a Palermo.  «Oggi - continua Cracolici - si chiude dunque una fase che ha visto comunque la Sicilia essere anticipatrice della crisi e del fallimento del centrodestra. Abbiamo provato, nel solco di questa legislatura, a realizzare quelle riforme di sistema
capaci di dare il segno del cambiamento nell'isola: sanità, rifiuti, formazione professionale hanno rappresentato il terreno dello scontro ma anche della possibilità di dimostrare che cambiare, in Sicilia, è possibile».
 

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