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Mpa, un congresso per decidere i vertici senza Lombardo

Tra i protagonisti del nuovo corso non ci sarà il presidente della Regione, ma come annuncia Nicola D'Agostino, dirigente e capogruppo all'Ars, ci saranno "giovani, donne ed esponenti del mondo del lavoro"

PALERMO. Un nuovo gruppo dirigente guiderà il Movimento per l'autonomia. Sarà il congresso regionale del Mpa, previsto a fine giugno, a nominarlo a conclusione di una road map che toccherà tutte le province con incontri e dibattiti. Tra i protagonisti del nuovo corso non ci sarà però Raffaele Lombardo, deus ex machina degli autonomisti. «Ma ne saranno protagonisti - annuncia Nicola D'Agostino, dirigente di punta del Mpa e capogruppo all'Ars - giovani e donne e, almeno per la metà, esponenti del mondo del lavoro e delle professioni».


A Palermo, ieri, si è svolta una delle prime tappe di questo percorso. Un centinaio di persone tra esponenti politici, dirigenti ed eletti del Mpa, professionisti, imprenditori e docenti universitari si sono riuniti in un'hotel della città «interessati tutti a discutere e contribuire alla costruzione
di un più forte movimento autonomista e riformatore», dice D'Agostino. «Nel valutare in positivo l'azione fino a oggi svolta dal governo regionale - afferma D'Agostino - si sono approfondite le tematiche legate alle maggiori criticità non ancora risolte e che dovranno far parte dell'agenda di governo dei prossimi mesi e del programma della prossima campagna elettorale». Per D'Agostino «anche il ruolo del nuovo Mpa dovrà essere completamente diverso dall'attuale, prevedendo
dinamiche maggiormente in sintonia con le esigenze del territorio». «Militanti e dirigenti - sostiene - dovranno rendersi conto che vanno adottati comportamenti più consoni agli ideali del movimento, considerata la necessità di ritrovare la giusta sintonia con i cittadini a fronte delle nuove istanze che provengono dalla societa».

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