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Alla Regione 1.900 dirigenti ma alcuni uffici sono "vuoti"

Mancano i vertici in 38 strutture centrali e periferiche. Il dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Gesualdo Campo, costretto ad emanare un nuovo atto d'interpello riservato al proprio personale

PALERMO. Alla Regione siciliana il personale non basta mai. Nonostante 18 mila dipendenti tra cui 1.900 dirigenti in organico, adesso si scopre che ci sono uffici di musei, parchi e soprintendenze senza 'guida', questo accade in prossimità della stagione turistica.
Mancano i 'vertici' in 38 strutture centrali e periferiche. Così il dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Gesualdo Campo, è costretto a emanare l'ennesimo atto d'interpello riservato al proprio personale: AAA dirigenti cercasi. Senza 'testa' ci sono uffici importanti per la gestione di attività dei parchi archeologici di Pantelleria, Segesta, di musei ad Agrigento e Palermo, di soprintendenze in vari parti della Sicilia. Personale insufficiente? Non proprio. In altre sedi di dipendenti ce n'è in abbondanza, con dirigenti spesso senza incarichi reali: alla Soat di Castelvetrano (sezione operativa di assistenza tecnica gestito dall'assessorato all'Agricoltura), per esempio, si contano 12 dipendenti, dirigenti compresi.
L'ingranaggio che non funziona si chiama "mobilità". Se un ufficio richiede un dipendente ad un altro ufficio della Regione serve il nulla-osta del dirigente, via libera che in genere non viene concesso. E tutto si blocca. A meno che non intervenga la politica o il partito. Nella legge di stabilità, approvata a fine aprile, il governo di Raffaele Lombardo ha inserito una norma proprio sulla mobilità. Ma anche questa si è bloccata nelle sabbie mobili. Occorre l'accordo tra sindacati e Aran, la trattativa è ancora in corso.
Intanto, la Regione continua a mandare personale in distacco fuori dalla Sicilia. L'ultimo provvedimento porta la firma del dirigente generale del dipartimento Funzione pubblica, Giovanni Bologna, per tre dipendenti regionali da distaccare a Roma, nella segreteria della conferenza Stato-Regione-Province. Al dipartimento energia, invece, il dirigente generale, Gianluca Galati, ha costituito una commissione speciale per la selezione di candidati nell'ambito di progetti comunitari, inserendo professionisti esterni. Sono quattro, costano 250 euro lordi al giorno, più rimborsi. Periodo di lavoro stimato 15 giorni. Il Cobas/Codir, sindacato maggioritario tra i regionali, sbotta.
"Si procede con le consulenze nonostante la Regione abbia tra i propri dipendenti figure di alto livello - dicono Marcello Minio e Dario Matranga - Prima di assumere esperti, il dirigente avrebbe dovuto effettuare una verifica tra il personale della Regione".

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