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Lombardo: "Nessun passo indietro tra l'8 e il 10 maggio"

Il presidente della Regione: "Non ci saranno le mie dimissioni in quel lasso di tempo". Il 9 maggio prossimo è fissata l'udienza preliminare per la richiesta coatta di rinvio a giudizio per concorso esterno all'associazione mafiosa avanzata dalla Procura di Catania nei suoi confronti e di suo fratello

CATANIA. Per le Regionali in Sicilia «è possibile che si vada a votare in autunno se per le politiche si vota nella prossima primavera. Se invece il quadro politico nazionale dovesse deteriorarsi e fare saltare il governo e quindi votare ad ottobre, in questo caso voteremmo sei mesi dopo, noi». Lo dice il presidente della Regione Raffaele Lombardo, sulle ipotesi di consultazioni elettorali.


"Tra l'8 e il 10 maggio, state certi, non ci saranno nè passi avanti nè passi indietro - ha detto Lombardo - l'l'importanza che le elezioni nell'isola non coincidano con quelle nazionali". Il 9 maggio prossimo è fissata l'udienza preliminare per la richiesta coatta di rinvio a giudizio per concorso esterno all'associazione mafiosa avanzata dalla Procura di Catania nei suoi confronti e di suo fratello Angelo, deputato nazionale del Movimento per le autonomie.

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