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Lombardo: "Al voto in autunno"

Il presidente della Regione: "Se il governo nazionale va avanti fino alla prossima primavera-estate non c'è dubbio che noi dobbiamo attrezzarci per andare prima alle urne e metteremo in essere le condizioni perchè ciò avvenga". Il governatore chiarisce che si tratta "di una scelta tutta politica che non ha niente a che fare con la vicenda giudiziaria"

PALERMO. «Se il governo nazionale va avanti fino alla prossima primavera-estate non c'è dubbio che noi dobbiamo attrezzarci per votare prima, cioè in autunno prossimo, e metteremo in essere le condizioni perchè ciò avvenga». Lo scrive nel suo blog il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ribadendo quanto affermato ieri.   E chiarisce che si tratta di «una scelta tutta politica che non ha niente a che fare con la mia vicenda giudiziaria, sulla
quale renderò conto, in maniera il più possibile obiettiva, all'Ars il prossimo 26 aprile». «E poi, come è giusto e doveroso che sia - prosegue - cercherò di dedicarmi pienamente alla mia difesa perchè, come si dice, ognuno è il miglior avvocato di se stesso perchè nessuno come noi stessi sa quanto è capitato attorno a noi e quello che abbiamo fatto nella nostra vita».


«Non possiamo rischiare di bruciare l'esperienza autonomista che abbiamo avviato - afferma Lombardo - Non possiamo bruciarlasull'altare delle logiche nazionali che uccidono la Sicilia perchè sono coincidenti con interessi e poteri forti che hanno testa e cuore a nord di Roma, e mi auguro che su questo i siciliani non abbiano dubbi. Una politica autonoma e autonomista deve imporre le regole e le conseguenze di uno Statuto che è rimasto solo sulla carta. Se vogliamo portare avanti il cammino intrapreso dobbiamo sganciarci dalle logiche perverse che la politica nazionale e antisiciliana metterà in essere con le prossime elezioni politiche, inventando nuovi partiti e schieramenti, reclutando personalità che serviranno come specchietto per le allodole per i cittadini».

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