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Regione, finanziaria: tanti tagli e niente norme per lo sviluppo

Riguardano sopratutto i finanziamenti assegnati a enti, società, consorzi e associazioni, inseriti nella tabella B (ex tabella H) del bilancio, già approvata (manca il voto finale).

PALERMO. Tanti tagli a scuola, sanità, cultura, Università, enti locali e nessuna norma per lo sviluppo. È il succo del maxiemendamento alla finanziaria, venuto fuori dopo giorni di trattative tra governo, maggioranza e opposizione. Alla fine il testo, che porta la firma del governo, è composto quasi esclusivamente da norme fatte di riduzioni di spesa, in linea con le osservazioni formulate in via informale dal commissario dello Stato che aveva posto dubbi su alcune poste di entrata del bilancio di previsione per il 2012.


Le norme sullo sviluppo, espunte dall'ufficio di presidenza dell'Ars per evitare l'impasse in aula, coinfluiranno in un disegno di legge stralcio che sarà esaminato dall'aula dopo bilancio e finanziaria. Una mossa che non è piaciuta all'assesore all'Economia, Gaetano Armao, che ritiene «essenziali» le norme, ricordando che si trovavano nel testo originario anche perchè frutto di un accordo con lo Stato nell'ottica di una politica di risanamento dei conti pubblici e di incentivazione alla crescita economica. 


I numeri del maxiemendamento, che in aula lunedì prossimo potrebbero variare ulteriormente, non lasciano dubbi. A cominciare da quelli sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione, uno dei punti 'oscurì secondo il commissario dello Stato: è previsto un accantonamento negativo di 192,8 milioni, cioè fino a quando non saranno realizzate queste entrate è ci sarà una riduzione della spesa pari a 100
milioni per il fondo delle autonomie locali (terza trimestralità), 50 milioni per il trsporto locale, 20 milioni per i collegamenti marittimi, più altri 22,8 milioni di tagli.


Ma la sforbiciata riguarda anche la spesa della Presidenza e degli assessorati regionali, 80,7 milioni in meno per formazione del personale, teatri, università, ricerca scientifica, manifestazioni culturali e sportive. Quasi cinque milioni (la spesa passa da 50 a 45 mln), invece, vengono tolti ad associazioni ed enti dell'ex tabella H, per in quali è previsto
un taglio orizzontale del 10% per il 2012 e del 20% per il 2013 e il 2014. 


Tagli del 10% sono previsti per la manutenzione dei vivai, le aree attrezzate, i boschi demaniali e del 5% per il funzionamento dell sovrintendenze, enti parco e riserve naturali, contributi per attività teatrali per minori, , manutenzione reti monitoraggio meteo idropluviometrico, Istituto ciechi di Palermo e Catania, istituzioni scolastiche primarie e secondarie. Previsti aumenti del 50% dei canoni di concessioni,e maggiori costi per il rilascio di parere e autorizzazioni, la soppressione dell'Aran, dell'Agenzia per l'impiego e della commissione edilizia comunale, il taglio dei fondi per il garante dei detenuti, la riduzione del 30% della dotazione organica degli uffici del presidente della Regione e degli assessorati, la mobilità interna obbligatoria per il personale della Regione. Salvi, ma con importi minori, i rinnovi dei contratti del personale della Regione e le graduiatorie del Cas. Inserite anche due norme sui cimiteri e i servizi pubblici locali.

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