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Lega, la Mauro: "Non mi dimetto"

La donna al centro del ciclone che ha investito il partito: "Prima vorrei vedere qual è l'accusa. Ho tutti gli elementi per difendermi e lo farò anche nell'aula del Senato. Nessuno mi ha mai dato un euro"

MILANO. Rosy Mauro durante la registrazione di Porta a Porta ha detto: 'Non vedo perché dovrei dimettermi. Prima vorrei vedere qual è l'accusa. Ho tutti gli elementi per difendermi e lo farò anche nell'aula del Senato. Quindi ha aggiunto che prima di valutare eventuali dimissioni vuole capire, e che per questo ci vuole tempo."La lega non mi ha mai dato un euro. Ma c'é la donazione del partito al Sindacato padano. Tutto è tracciabile dai bonifici. Ci sono estratti conto del sindacato con la mia firma, e si può verificare ciò che si vuole. Io non ho mai preso un euro", ha detto ancora Rosy Mauro. "Il partito era assolutamente informato delle donazioni al sindacato" ha aggiunto: "Tutti lo sapevano, anche Bossi, perché non c'era niente di illegale", ha tra l'altro detto.

A proposito della intercettazione in cui si parla di dare "29 mila franchi alla Nera", Rosy Mauro, a Porta a porta, ha detto che non si tratta di lei. "La Nera - ha aggiunto - altro non è che l'infermiera svizzera che segue Umberto Bossi da quando è stato in clinica. E' facile verificarlo. Erano indietro con i pagamenti verso di lei".

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