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Anci Sicilia: "Sui precari ci convochi la regione"

«La nostra preoccupazione - spiega Giacomo Scala, presidente dell'Associazione dei comuni siciliani - è che questa situazione abbia pesanti ripercussioni sulla coesione sociale dell'Isola con conseguenze disastrose per l'attività amministrativa degli enti locali».

PALERMO. L'Anci Sicilia chiede un incontro urgentissimo al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, con l'obiettivo di trovare soluzioni per il personale precario dei comuni siciliani. L'Anci ribadisce la necessità di «impegno congiunto della deputazione nazionale e del governo regionale in vista degli imminenti rinnovi contrattuali».


«La nostra preoccupazione - spiega Giacomo Scala, presidente dell'Associazione dei comuni siciliani - è che questa situazione abbia pesanti ripercussioni sulla coesione sociale dell'Isola con conseguenze disastrose per l'attività amministrativa degli enti locali». «Durante l'incontro con Lombardo - aggiunge Scala - presenteremo un nostro documento in cui esporremo le proposte e le soluzioni possibili, senza intaccare i saldi di finanza pubblica. A questo punto ci aspettiamo che sia il governo nazionale che il governo regionale si impegnino a raggiungere un punto fermo su una situazione diventata insostenibile. A questo proposito è altrettanto indispensabile la condivisione di tutte le sigle sindacali».


«I precari della regione Sicilia - continua - hanno svolto e continuano a volgere un ruolo indispensabile».  «È necessario e - conclude - rivisitare la legge 24/10 per
permettere percorsi di stabilizzazione certi e normalizzare le
piante organiche di molti comuni che, contrariamente a quanto si
crede, risultano carenti del 40-50%».

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