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Palermo, Pdl: e' Greco il nome nuovo

Civilista tra i più noti, presidente dell’Ordine degli avvocati e presidente di Amg Energia, potrebbe essere la carta a sorpresa nel caso non fosse accolto l'invito di Massimo Costa

PALERMO. E se l’Sos al Pdl di Massimo Costa fa saltare tutti gli equilibri e fa sfumare il sogno di un centrodestra unito per la corsa a sindaco di Palermo che succede? È possibile un nuovo scenario? È possibile un altro tentativo di resettare tutto e cercare un altro nome che metta d’accordo Pdl, Udc, Grande Sud e anche i partiti più riottosi come Fli e Mpa? I boatos dicono di sì. E fanno anche un nome possibile, un candidato che alla fine sarebbe la sintesi di tante cose, il punto di unione di tante anime del centrodestra. È Francesco Greco, civilista tra i più noti, presidente dell’Ordine degli avvocati e presidente di Amg Energia.


Molto amico di Cammarata (non a caso l’ex sindaco gli affidò la partecipata che è considerata un po’ il gioiello di famiglia tra le società comunali) Greco da qualche tempo guarda con grande attenzione ai fatti politici palermitani. A tirare fuori il suo nome sarebbe stato, secondo i più informati, il segretario regionale dell’Udc Giampiero D’Alia, che sta seguendo con grande attenzione i fatti palermitani e vorrebbe trovare un candidato che sia la sintesi delle tante anime del centrodestra. Per esempio, sempre secondo i boatos, Gianfranco Miccichè non avrebbe avuto nulla da ridire a quest’ipotesi. Il leader di Grande Sud da un lato sostiene Massimo Costa e lo ha ribadito ieri dopo la conferenza stampa dell’ex presidente del Coni, dall’altro è preoccupato per l’evolversi della vicenda, per la sdegnatissima reazione di Futuro e Libertà e del partito di Lombardo che pur sempre da pochi giorni gli ha manifestato ampie aperture e la possibilità di rientrare nel governo. La partita si gioca anche pensando alle Regionali e Micciché ha sempre dimostrato di saper guardare lontano e anche in questo caso sa bene che con i giochi sulle alleanze per il sindaco di Palermo si tracciano le prospettive per Palazzo d’Orleans e i futuri assetti politici della Sicilia intera. Puro calcolo politico? Non si sa.


Quel che è certo è che Greco, interpellato sull’argomento, dice lapidario: «Io candidato? Lo apprendo da voi giornalisti». Pur tuttavia Greco sa bene che lo scenario descritto non è lontano dalla realtà. Al sostegno di questo scenario c’è quell’affermazione di Costa, ieri in conferenza stampa, quando qualcuno gli fa notare che Pdl e Terzo Polo potrebbero tentare altre opportunità di incontro. E lui replica diretto: «Sono pronto a fare non uno ma cento passi indietro». C’è tuttavia l’incognita Cascio, il quale dopo aver detto no alle richieste del suo partito di candidarsi vedrebbe sfumare anche la possibilità che nella corsa a Palazzo delle Aquile ci sia il suo grande amico Massimo Costa, il quale ieri ha ribadito che lui il presidente dell’Ars lo sente «ogni giorno». Cascio accetterebbe il nome di Greco? Difficile risposta.

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